La scorsa settimana il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha dichiarato di aver scritto al presidente dell’ANCI Piero Fassino per comunicare la sua piena contrarietà ai “Velo Ok” definendoli “irregolari”. “Finti autovelox usati dai Comuni - ha attaccato -: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di cui sono a capo ha ribadito il suo parere negativo. Non sono in regola e possono anche costituire un pericolo. La loro eventuale collocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso ancorchè posti al di fuori della carreggiata. Non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada”. Il Ministro Lupi ha inoltre invitato il sindaco di Torino e presidente dell’Anci a diffondere la lettera alle amministrazioni comunali interessate. In Alto Canavese i Velo Ok sono già stati adottati da diversi Comuni fra cui Salassa e San Ponso. Gli amministratori locali sono convinti delle loro scelte e sostengono che i totem arancioni abbiano scoraggiato gli automobilisti indisciplinati e garantito la sicurezza nei centri abitati. “Noi abbiamo aderito ad un progetto per garantire sicurezza sulle strade del nostro centro - spiega Ornella Moretto, di San Ponso -. Non sono d’accordo con la presa di posizione del Ministero soprattutto nel definirli pericolosi, se al posto del Velo Ok ci fosse un pedone? Nella zona in cui li abbiamo posizionati possono camminare tranquillamente anche dei pedoni. Devono funzionare da deterrente, sono scatole vuote che vengono attivate a turno con il posizionamento delle telecamere e in presenza di una pattuglia della Polizia Municipale. I bidoni non devono essere omologati ma questo non significa che siano irregolari. Per adesso li manterremo poi se arriverà un’ordinanza provvederemo”. Della stessa convinzione anche il primo cittadino di Salassa Giuseppe Ansinello: “Abbiamo deciso di posizionare i Velo Ok circa un anno fa come deterrente all’alta velocità. Adesso gli automobilisti rallentano quando si trovano in prossimità della provinciale. Li abbiamo installati in quella zona perché, secondo le segnalazioni dei residenti, era la più pericolosa. Noi come amministratori ci troviamo in una situazione assurda, non ci mettono in condizione di garantire la sicurezza stradale. Nella zona in cui abbiamo posizionato i totem avrebbe dovuto esserci un semaforo ma non è mai arrivato il permesso. Non credo assolutamente che siano pericolosi se no tutte le recinzioni delle abitazioni che si trovano vicino alla strada dovrebbero essere gommose. Adesso attendiamo direttive dall’alto se saranno considerati illegali ci muoveremo di conseguenza”.
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