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18 Giugno 2023 - 10:16
I social media e l'oscura mancanza della digital literacy
Sono ancora in corso le indagini condotte dai carabinieri sul drammatico incidente avvento a Casal Palocco (Roma) mercoledì scorso, che ha visto coinvolto un Suv Lamborghini, sul quale viaggiavano cinque youtuber, e una smart a bordo della quale ha trovato la morte il piccolo Manuel di cinque anni.
Andiamo oltre la cronaca, nel mondo parallelo del web, lo stesso mondo a cui i The Borderline, ragazzi appena ventenni, appartengono e che ora gli si è letteralmente scagliato contro. Il gruppo di youtuber in questione sono creatori di contenuti sulla popolare piattaforma YouTube (al loro seguito hanno oltre 600mila affezionati follower). Al momento dello scontro i The Borderline erano impegnati in una delle tante sfide da ‘borderline’ per l’appunto. Il loro obiettivo estremo era quello di trascorrere 50 ore a bordo di quella specifica vettura senza mai scendere... Ma qual è il motivo di queste sfide, spesso intollerabili, fuorilegge ed immorali? Si tratta di vere e proprie scommesse: chi vince, in pratica, vince fama, notorietà, guadagna soldi e ulteriori follower.
Sui social media, incluso YouTube, che sono piattaforme pubbliche accessibili ad un vasto pubblico, alcuni giovani potrebbero mostrare una mancanza di sensibilità – vedasi il caso specifico dei ragazzi The Borderline i quali, stando alle dichiarazioni di alcuni testimoni, sembrano non aver interrotto le riprese neanche di fronte al drammatico incidente - o cercare il protagonismo attraverso il compimento di atti esagerati o provocatori. Questo potrebbe essere attribuito a diversi fattori tra i quali l'età, l'immaturità, l'influenza dei modelli comportamentali online o il desiderio di attirare l'attenzione e guadagnare popolarità. Soldi a parte, questo fenomeno è noto come "manie di protagonismo" e può essere osservato non solo tra i giovani, ma anche tra persone di età differenti.
I casi in cui degli youtuber non mostrano rispetto o sensibilità nei confronti della morte di altre persone o che sono avvezzi a comportamenti irresponsabili, dannosi e contro gli standard etici e morali, sono estremamente preoccupanti. Tutto ciò è inaccettabile sia online sia offline. Tuttavia, si rende necessario evidenziare che non tutti i giovani creatori di contenuti sui social media hanno la propensione a comportarsi così; molti di essi, infatti, utilizzano i social in maniera responsabile, condividendo messaggi positivi, promuovendo cause importanti o creando contenuti che ispirano e informano gli utenti. E’ oltremodo fondamentale ricordare che ogni individuo è unico, e non possiamo generalizzare un'intera categoria di persone basandoci su alcuni esempi o stereotipi.
In pratica, riferendoci anche a quest’ultima tragedia, va sottolineato che i fruitori dei contenuti proposti sulle piattaforme dei social media, oltre ad indignarsi ed insultare a posteriori, dovrebbero avere l’obbligo morale (nel caso specifico stiamo parlando, giusto per ribadire, di oltre 600mila spettatori) di segnalare certi contenuti. D’altra parte, le stesse piattaforme hanno la responsabilità di monitorare e rimuovere contenuti inappropriati, offensivi, pericolosi, poco etici, che violano le loro politiche, come anche – per contro – sostenere tutti quei creatori che trattano temi delicati in maniera rispettosa.
L'importanza della Digital Literacy fin dalle scuole primarie.
Nonostante a livello politico si parli oramai da molti anni di digital literacy (alfabetizzazione ed educazione digitale), ad oggi la realtà è questa e ne stiamo tutti – in un modo o nell’altro – subendo qualche conseguenza: non vi è, in pratica, chi promuove una cultura online di empatia, rispetto e responsabilità! Online, alla stregua dell’Offline, è fondamentale incoraggiare l'educazione digitale, la consapevolezza dei propri comportamenti, l'empatia, la comprensione e l'inclusione, riducendo così la mancanza di sensibilità e le manie di protagonismo tra i giovani e non solo…
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