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01 Aprile 2014 - 09:40
Si spacca, a sorpresa, la maggioranza consiliare bosconerese. Succede, manco a dirlo, alla vigilia delle nuove elezioni comunali che segnano la fine di un decennio targato Fabrizio Pen. Mentre il gruppo si sta confrontando per la scelta dei candidati (sembrerebbe quasi sicura, secondo i bene informati, la presenza come capolista del Vicesindaco Paola Forneris) si registra una defezione, in seno alla Giunta, palesata nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale su un documento cardine dell'attività amministrativa: il bilancio di previsione 2014, presentato nel corso della seduta che si è svolta lo scorso mercoledì 26 marzo.
L'Assessore Paolo Mosciatti, classe 1942, s'è alzato in piedi ed è uscito dall'aula, dopo aver letto e protocollato un documento agli atti, contenente tutte le proprie rimostranze. Se n'è stato fuori per tutta la durata della discussione sui punti dal 3 al 12, relativi al bilancio. "Vorrei formulare un'osservazione pregiudiziale – ha premesso Mosciatti -. Sono contrario innanzitutto per la forma con cui è stato presentato. Le modalità di convocazione hanno innescato animate discussioni nelle due riunioni di maggioranza di fronte alle mie posizioni critiche. C'è stato un emendamento, che aveva per oggetto un contributo straordinario alla scuola materna e all'asilo nido. C'è stata poi una proposta al ribasso. Che piaccia o no il cda della materna opera per conto del Comune. Secondo me si doveva aumentare per ripristinare il Tfr dei dipendenti che è stato completamente eroso per garantire la copertura della spesa. L'anno scorso il bilancio era stato approvato a giugno, adesso lo si vuole approvare a ridosso delle elezioni, per fare bella figura con i cittadini".
Mosciatti è passato alle critiche sui contenuti. "La Tasi – ha evidenziato – viene iscritta nelle entrate del bilancio con tariffe ai valori minimi ma senza determinare le uscite che saranno onere della successiva amministrazione comunale". Mosciatti ha concluso che, a suo avviso, "la volontà di approvare il bilancio proprio a fine mandato ha solo lo spiccato sapore di condizionare pesantemente la futura amministrazione". "Mi riservo di relazionare alle persone di Bosconero – ha concluso – e per avvalorare il mio dissenso lascio l'aula".
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