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Sognando California.

Sognando  California.
Sognando California. Vi ricordate la canzone del 1966 dei Dik Dik del lontano 1966 quando proposero un brano dal titolo Sognando California. Nulla di originale. Una sorta di cover, diremmo oggi, che riprendeva un mantra del tempo scritto a ridosso della guerra del Vietnam di cui i Mamas & The Papas, nome emblematico di per sé, ricalcavano la via di un sogno americano in California Dreamin'. Ma da dove arriva il toponimo California, così come la lingua radice del termine ci sono diverse versioni. La maggior parte degli storici ritiene che il nome abbia probabilmente avuto origine da un romanzo del XVI secolo, Las Sergas de Esplandiàn. Questo era un romamzo popolare al tempo dell'esplorazione spagnola del Messico e della Penisola della Bassa California, descrive un'isola immaginaria denominata California, governato da Regilia Califia. Califia è la regina guerriera e pagana immaginaria di questa isola di donne guerriere. Calafia è convinta di radunare un esercito di donne guerriere e di salpare dalla California con un numeroso stormo di addestrati grifoni in aiuto dei Mussulmani contro i Cristiani che difendono Costantinopoli. Califia viene sconfitta, fatta prigioniera, si converte al cristianesimo. Sposa un cugino di Esplandián e torna con il suo esercito in California per ulteriori avventure. Si pensa che il termine Califa e poi California sia derivato dall'arabo Khalif e / o Khalifa, ma potrebbe anche essere stato influenzato dal termine "Califerne" nel poema epico francese dell'XI secolo la Chanson di Roland. Il libro è stato molto popolare per molti decenni, Hernan Cortès, il conquistatore del Messico, lo aveva sicuramente letto, come Miguel de Cervantes che lo indica come primo libro popolare e dannoso che devono essere bruciati dai personaggi del suo famoso romanzo Don Chisciotte. Influenzati da questo romanzo gli esplorati spagnoli per duecento anni credevano che la penisola della California fosse un'isola simile all'isola descritta nel romanzo di de Montalvo. A metter la parola fine a questa leggenda fu niente meno che il Re di Spagna Ferdinando VI: nel 1747 il sovrano spagnolo tramite comunicato reale dichiarò tout court “la California non è un’isola”. Un mito durato duecento anni stroncato da quello che oggi ai nostri occhi non è altro che un tweet. Secondo alcuni studiosi ritengono plausibile che Califerne sia una corruzione del persiano Kar-i-farn, sa un poema mitologico “montagna del paradiso”, dovev vivevano i grifoni. Diverse teorie alternative sono state proposte come possibili origini della parola California, ma sono stati tutti respinti, o almeno determinati dagli storici come meno avvincenti del romanzo, Las Sergas de Esplandián. Alcune delle teorie alternative più studiate dicono che California potrebbe derivare dall'antico spagnolo Calit Fornay, un'alterazione del latino Calida Fornax, significato fornace calda. Questa teoria potrebbe spiegare perché la mappa del 1650 circa dell’Isola della California è scritta in due parole, "Cali Fornia", per significare un luogo caldo come una fornace da calce. Secondo altra versione, il toponimo deriva da Kali forno, che per gli indigeni significava alta montagna. Tornando alla canzone, ascoltata recentemente per radio in auto vi ricordate le parole: “Cielo grigio su cielo grigio su / foglie gialle giù foglie gialle giù / cerco un po' di blu cerco un po' di blu / dove il blu non c'è dove il blu non c'è / Sento solo freddo tanto freddo sai / fuori e dentro me fuori e dentro me / ti sogno California sogno California / e un giorno io verrò…/”. Il protagonista sogna la California, metafora di una volontà di cambiare la vita, di fuggire da una solitudine umana e esistenziale, l’attuale malattia delle nostra società dove siamo sempre più connessi con i social ,a semprepiù solitari e non comunichiamo. Favria, 2.10.2022 Giorgio Cortese Buona giornata. Se settembre è il mare, ottobre è un libro. Felice domenica. Vivi con quelli che possono renderti migliore e che tu puoi rendere migliori. C’è un vantaggio reciproco, viva la vita se doni la vita. Ti aspettiamo oggi a FAVRIA MERCOLEDI’ 12 OTTOBRE 2022, cortile interno del Comune dalle ore 8 alle ore 11,20. Abbiamo bisogno anche di Te. Dona il sangue, dona la vita! Attenzione, per evitare assembramenti è necessario sempre prenotare la vostra donazione. Portare sempre dietro documento identità. a Grazie per la vostra collaborazione. Cell. 3331714827- grazie se fate passa parole e divulgate il messaggio
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