Qualche anno fa lo avevamo soprannominato, anche un po’ per ridere, l’allegro chirurgo, sulla scia di alcune sue dichiarazioni, rilasciate a giornali unificati, in occasione delle regionali del 2005. Disse che aveva deciso di candidarsi su specifica richiesta del segretario regionale del suo partito Agostino Ghiglia (una sorta di scesa in campo per scopi umanitari). E, ancora, che avrebbe fatto una campagna elettorale sottotono, distribuento qualche santino qua e là ad amici e parenti. Il risultato fu che gliela mise letteralmente in quel posto, e senza vaselina, al non più tanto amico Andrea Fluttero, in allora sindaco di Chivasso, ma alla ricerca di un futuro in politica. Entrambi, neanche a dirlo, rimasero a bocca asciutta e solo con gli anni uno divenne senatore e l’altro consigliere regionale. Bene. Qual è la novità? C’è che la sfida tra Andrea Fluttero e Roberto Tentoni potrebbe ripertersi, alle elezioni regionali del maggio di quest’anno. Tutti e due hanno infatti dichiarato - o dichiarato che ci stan pensando - di candidarsi nella stessa lista di Forza Italia. Il primo lo fa perchè non si capirebbe il motivo per cui non dovrebbe farlo. Era nel Pdl. E’ rimasto in Forza Italia. Adesso è pure coordinatore provinciale del partito, sarà già che si lascia sfuggire un’occasione come questa... . L’altro, cioè Tentoni, in verità rappresenterebbe una novità non foss’altro che fino all’altro ieri, dei partiti, del Pdl, delle segreterie, ha detto peste e corna. E lo ha fatto dall’alto di un movimento di rottura, chiamato Progett’azione, costruito insieme ad altri consiglieri regionali (Vignale e Burzi) e, in un primo momento, addirittura qualche leader di rilievo, non in ultimo Vito Bonsignore che poi ad un certo punto li ha lasciati in braghe di tela e se n’è andato per parcheggiarsi infine nell’NCD.. Un modo, quello dei gruppi e delle correnti (per chi non ha scritto Giocondo sulla fronte) inventato per alzare la posta e chiedere assessorati a più non posso o più semplicemente, e in questa occasione, per rompere le scatole al Governatore Cota, come infatti Tentoni & c. han fatto, senza peraltro portare a casa nulla. Talmente veri gli obbiettivi che senza un Cota a cui sparare, il gruppo si è subito sciolto come neve al sole e Tentoni non ha perso un attimo per rientrare nei ranghi dell’ex Pdl, oggi Forza Italia, come un figliol prodigo. Da qui a parlare di una sua candidatura in realtà, ce ne corre. Sul suo capo, e su quello di altri 39 consiglieri regionali uscenti pende, infatti, la possibilità di un rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta rimborsopoli della Procura di Torino, con castelli accusatori che vanno dal peculato alla truffa. E su questo, Gilberto Pichetto candidato alla Presidenza per il centrodestra, ha già detto quel che pensa e almeno a parole non sembra avere alcuna intenzione di mediare, non volendo correre il rischio di presentare candidati con la?“macchia”, in una campagna elettorale in cui mutandoni e spese pazze la faranno da padroni come icone del malcostume. In aiuto di Tentoni però - la notizia deve ancora essere confermata - potrebbe arrivare la cosiddetta moratoria giudiziaria chiesta da alcuni avvocati al gup Roberto Ruscello per far slittare l’udienza. La decisione della Procura è attesa per il 9 aprile e in caso di mancato accoglimento le prime fasi processuali si svolgerebbero in piena campagna elettorale. Ma in fatto di candidature, il film non finisce qui. Tra chi aspira ad una posto in lista c’è infatti il consigliere provinciale Carluccio Giacometto sponsorizzato da Angelo Burzi ma anche il consigliere comunale di Chivasso Emanuel Bava. E... già!
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