Continua a far parlare il caso della giovane rom, minorenne, sorpresa sabato 22 febbraio a chiedere l'elemosina con un meticcio, di taglia piccola, seduto vicino alle sue gambe. In tanti hanno notato che l’animale, un bastardino di stazza piccola di poco più di un anno di vita, camminava a stento, reggendosi sulle sole zampe posteriori: le anteriori sembravano infatti menomate, rotte, spezzate. Sembravano. Molti si sono fermati e hanno cominciato a sospettare che il cane fosse stato ferito appositamente per impietosire i passanti. Anche perché memori delle campagne su internet, facebook e i giornali lanciate dall’OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali -, contro il fenomeno, purtroppo sempre più frequente, dell’accattonaggio con animali mutilati allo scopo. L’animale, s’è appurato grazie ai controlli delle guardie zoofile dell’Oipa e di un medico del Servizio Veterinario dell’Asl To 4, non era stato menomato per l’accattonaggio: non è stata riscontrata alcuna frattura alle zampe, così come si sospettava, ma “solo” una displasia congenita che l’animale ha dalla nascita. L’attenzione, sul tema, però, resta alta. Già lunedì mattina scorso Algeo Brandino, dell’associazione “Il Cucciolo onlus” per la tutela degli animali, ha chiesto con una lettera indirizzata al sindaco Libero Ciuffreda l’approvazione di una delibera che vieti l’accattonaggio con animali sul territorio del Comune. “A Torino è già in vigore da tempo, perché non si può approvare anche qui?”, domanda Brandino. La questione era già stata discussa anche dalla politica chivassese alcuni mesi fa, grazie ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle. Il consigliere Marco Marocco, considerato che “all’U.R.P. di Chivasso ed alla Polizia Municipale sono già state fatte diverse segnalazioni che non sono state prese in considerazione”, chiedeva al sindaco “se non esistesse già un’ordinanza che vieti ogni forma di accattonaggio con l’utilizzo di animali sul nostro territorio comunale e in caso contrario se ritiene necessario intervenire per contrastare questo fenomeno”. Ecco la replica del sindaco, messa per iscritto, datata 29 ottobre 2013: “[...] da un’indagine effettuata presso l’Urp risulta che dal maggio 2012 ad oggi è pervenuta esclusivamente una segnalazione di mendicante che chiedeva l’elemosina con un piccolo cagnolino. Da ulteriori accertamenti è emerso che nello stesso periodo non sono state emesse ordinanze in tal senso in quanto [...] non è reato utilizzare animali, a meno che non siano in stato di incuria, denutrizione, o in evidente stato di maltrattamento”.
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