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IVREA. Il 2 Giugno in piazza a rappresentare il popolo italiano

IVREA. Il 2 Giugno in piazza a rappresentare il popolo italiano

2 giugno ivrea

C’era anche l’Anpi, in quanto (anche) Associazione d’Arma, alla Cerimonia organizzata dal Comune di Ivrea per la Festa della Repubblica. A lato delle Associazioni combattentistiche spiccavano i cartelloni, gli striscioni e le bandiere dei Cittadini radunati per esprimere il loro anelito alla Pace… Mario Beiletti, presidente Anpi Ivrea e Canavese
La targa dedicata al Milite ignoto

Il discorso del Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli

Care concittadine, cari concittadini, autorità tutte. Celebriamo oggi la nascita della Repubblica italiana, consapevoli aimè che la libertà e la pace non sono acquisite per sempre, ma sono un equilibrio in continuo ri-aggiustamento e in divenire che ha anche necessità di date, di simboli, di memorie, di persone. Il 2 giugno 1946, dopo un’estenuante guerra e una lunga dittatura l’Italia si dava una nuova forma di governo con un referendum aperto a tutti, in cui prevalse per scelta popolare, con oltre due milioni di voti in più, la forma repubblicana su quella monarchica. In questo giorno si festeggia, quindi, il compleanno dell’Italia repubblicana, che richiama la storia degli italiani e della loro libertà, quel processo in cui molti uomini e donne, spesso rimasti sullo sfondo, hanno dato senso e tradotto in atti concreti parole come dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà; di un’Italia, già da tempo unita, ma che solo allora, dopo due guerre mondiali e la caduta del fascismo, seppe risorgere con uno slancio d’orgoglio e riprendere con decisione e con forza le redini del proprio destino istituendo una moderna e rinnovata forma di governo che è garanzia - ancora ai nostri giorni - di democrazia e che, come ha affermato il Presidente Mattarella è "qualcosa di più di un insieme di regole, è un continuo processo in cui si cerca la composizione possibile delle aspirazioni e dei propositi, nella consapevolezza della centralità delle persone, più importanti degli interessi". Questo fondamentale capitolo della nostra storia è stato suggellato dalla Costituzione scritta dalle Madri e dai Padri costituenti, ma anche e soprattutto dalle cittadine e dai cittadini che fecero la loro parte in tutti gli ambiti del vivere civile: scuola, famiglia, lavoro, istituzioni. Questa festa della nazione è la festa della democrazia, che ha portato in dote il voto esteso a tutti senza distinzione di censo, genere, razza. Fu questa una conquista così importante per la storia d’Italia che le Madri e i Padri costituenti vollero consolidare fermamente nella Carta costituzionale introducendo l’ultimo articolo, il 139°, il quale recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione. In quel momento storico non vinsero le logiche da regolamento di conti, vinse l’unità e la voglia di fare, contagiando anche gli Stati confinanti. Siamo usciti in ginocchio dalla guerra, ma ripartiti a testa alta diventando una delle Nazioni fondatrici dell’Unione Europea. Questa è la strada che la storia ha tracciato e che siamo invitati a praticare con attenzione e rispetto per le Istituzioni e per chi ci circonda, nella libertà e nella legalità internazionale, per avanzare sulla strada del progresso, con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo. Un dinamismo, aggiungo io, che però non deve distrarci dai valori universali, dal significato profondo della nostra esistenza, dal vivere ogni momento autenticamente con le persone che ci circondano. È con le nostre azioni quotidiane che continuiamo a scrivere la storia dell’Italia che verrà. Quella che leggeranno i più giovani ai quali dobbiamo consegnare un Paese almeno pari a quello che ci hanno donato le nostre Madri e i nostri Padri costituenti. Buona Festa della Repubblica!

L’intervento di Gabriella Colosso, Consigliera comunale PD e membro del Direttivo Anpi (e non solo…)

Buongiorno alle cittadine e ai cittadini, alle forze armate, alle associazioni e movimenti pacifisti qui presenti perché questo è il significato del 2 di GIUGNO e della DEMOCRAZIA! Il 2 giugno non è solo l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana: è molto di più, è il trionfo della libertà! La Festa della Repubblica ci ricorda anzitutto quel 2 giugno del 1946 di 76 anni fa, quando milioni di italiane/i furono chiamati alle urne per il referendum istituzionale in cui decidere la forma di Stato e, tra monarchia e repubblica, scelsero la Repubblica. Ma non vi è solo questo. Oltre a scegliere la forma istituzionale, il 2 giugno 1946 si votò anche per scegliere i membri dell’Assemblea costituente, ovvero coloro che da lì in poi scrissero la Costituzione, la legge fondamentale dello Stato italiano e fra questi membri ben 21 donne ne fecero parte e noi le abbiamo volute ricordare e onorare con una targa nei giardini Giusiana. Inoltre, per le elezioni del 2 giugno 1946 venne indetto, per la prima volta in Italia, il suffragio universale, e per la prima volta le donne poterono votare in un’elezioni a livello nazionale, fu sancito così l’inizio della partecipazione delle donne nella vita politica e nel tessuto sociale del Paese. Ma il 2 giugno è importante anche perché ci ricorda quello che è successo prima di quella data, come si è arrivati a quel giorno e a quel referendum. L’Italia usciva dal Ventennio fascista, dalla Seconda guerra mondiale e da una tremenda guerra civile, dalla lotta partigiana della Resistenza contro l’occupazione nazista e contro la dittatura fascista: donne e uomini ebbero a cuore il futuro dell’Italia e lottarono per la libertà, si impegnarono e agirono per un futuro migliore. Ma il 2 giugno ci ricorda anche quello che è venuto dopo. Ci ricorda cosa vuol dire vivere in una Repubblica democratica, cosa che forse diamo troppo spesso per scontata. Ci ricorda il valore della nostra importante Costituzione, di cui parliamo ma che spesso non la conosciamo così bene. Ci ricorda che noi, cittadine e cittadini italiani, abbiamo dei doveri (oltre che dei diritti) e fra questi abbiamo il compito, o meglio il “sacro dovere” (art.52 della Costituzione) di difendere la nostra nazione; ma spesso scordiamo che tanti sono i modi di difenderla, o addirittura non li conosciamo, e ,oltre ai corpi militari qui presenti che ringrazio per l’impegno, va ricordata, in questa giornata, la difesa civile non armata della patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica a cui rispondono i circa 100.000 giovani (ancora oggi soprattutto donne) del SCU, attraverso una legge, quella dell’Obiezione di Coscienza che proprio questo anno compie 50 anni. Il 2 giugno ricorda l’importanza del nostro impegno, della nostra partecipazione, per il bene dell’Italia di oggi e, soprattutto, di domani. In tutto questo sta l’importanza del 2 giugno Una festa delle italiane e degli italiani, di donne e di uomini che vogliono vivere nel rispetto dell’altro, nella parità di diritti, nella accoglienza, nella solidarietà, nella amicizia, giustizia e pace. In giustizia e pace fra di loro e con gli altri popoli. Chiudo con una frase presa dalla “Costituzione raccontata ai bambini”: “L’Italia ripudia la guerra, L’Italia vuole la PACE, perché la PACE è un seme che cresce solo se gli uomini imparano a stare insieme!” Buon 2 giugno a tutte e tutti noi!
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