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18 Ottobre 2021 - 16:18
Paolo Damilano
SETTIMO TORINESE. Il signor Damilano, uno dei candidati a sindaco di Torino, ha detto che farà arrivare in città la fabbrica delle macchine che volano. Non pago di aver sbalordito i comuni mortali, ha aggiunto che, se il sindaco sarà lui, avremo anche un bellissimo tunnel sotto il Po. Cosa ce ne facciamo del tunnel se andiamo sui dischi volanti?
Poi, in rete, ne ha messa giù un’altra: “Faremo fare alle donne lavori difficili.” Oh basta là! Avevo capito che mansioni difficili le donne ne svolgessero da tempo, da sempre direi. La nostra sindaca, le nostre maestre ne sono un esempio, e sappiamo di migliaia, milioni di donne capacissime, con responsabilità importanti, ruoli complessi, oneri pesanti.
Non sapendo se vive sulla terra o sulla luna, il candidato in questione, che se vincesse sarebbe automaticamente presidente di Città metropolitana (ovvero di tutti noi, strade, scuole, edifici pubblici, controlli alimentari dipenderebbero da lui) ha sparato con il cannone grosso: “Faremo la tangenziale Nord.” Che poi sarebbe la Est, la Nord c’è già. Ma i punti cardinali, lo sappiamo, non sono che opinioni. E dire che sembrava uno bravo. Bravo al punto da chiosare: “Renderemo balneabile il Po.” Minchiazioffà! Torneremo a fare il bagnetto nel fiume più lungo, come i nostri nonni.
Nel momento in cui leggete le elezioni sono finite e se ha vinto, sono affari suoi: dovrà farlo il tunnel sotto il Po, dovrà farle le macchine volanti! Dovrà farla la tangenziale, non sa dove, ma la dovrà fare. E la spiaggetta in corso Cairoli, oppure a Settimo, sotto il De Gasperi.
Dunque, siamo agli asini che volano. Tra i quali, uno che pensa di propinarci improbabili autostrade e bagnasciuga. Gli altri, Germania, Francia, Danimarca, ma anche Taiwan, Perù, Corea mettono giù idee, progetti, guardano al futuro, pensano le loro comunità tra dieci, quindici, vent’anni. Noi progettiamo gli asini che volano.
Stanchi di essere presi per il didietro, consigliamo a chi si mette in politica un po’ di serietà, proposte realizzabili, progetti veri, non sonore frottole. A causa di scelte miopi di politici incapaci la nostra regione non si è candidata a Olimpiadi che avrebbe portato a casa e che l’avrebbero proiettata nel futuro: ora, fissi immobili come alla fermata del tram, non abbiamo bisogno di altri pagliacci. Speruma an bin.
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