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Chivasso ancora attrattiva e attraente: bene l’idea di premiare Ventura e Bagnaia

Chivasso ancora attrattiva e attraente: bene l’idea di premiare Ventura e Bagnaia

servizio fotografico a cura di Diego Andrà

CHIVASSO. Bella la festa dei Nocciolini. Venuta bene. Un bell’esempio di sinergia di avvenimenti e personaggi che, per un paio di giorni, ha reso Chivasso attrattiva, addirittura attraente, come una bella signora che, quando si mette d’impegno, è ancora in grado di affascinare.
Si diceva che Chivasso, dopo gli avvenimenti, diciamo così, non propriamente edificanti della tarda primavera scorsa, aveva bisogno di rifarsi l’immagine. Sinceramente non so se, e quanto, il nostro Pianeta, sempre affaccendato, si sia mai preoccupato di appiccicare un bollino nero alla nostra Città, ma l’idea di premiare Bagnaia e la Ventura, ha indubbiamente ridestato l’orgoglio chivassese che, probabilmente, più che nel resto del Mondo, cominciava a scricchiolare proprio in noi, abitanti della patria dei Nocciolini.
Ma che cosa ci rimane, ora che la festa è finita? Ci rimane, fortunatamente, quello che c’è, ovvero un tessuto associazionistico cittadino di prim’ordine, fatto da migliaia di volontari che, seppur a fatica, tirano avanti, giorno dopo giorno, per offrire opportunità ai nostri ragazzi e spettacoli di eccellenza a tutti i chivassesi. Resta una realtà che, come ampiamente dimostrato, se opportunamente sollecitata, può catalizzare un intero territorio e richiamare in città visitatori potenzialmente in grado di dare un po’ di respiro ai nostri esercizi commerciali.
L’esperienza dell’ultima festa dei Nocciolini dimostra chiaramente la necessità che chi amministra elabori un programma di manifestazioni coordinato e diluito nel tempo, che promuova le nostre tante eccellenze in modo continuativo.
A breve comincerà la campagna elettorale, quella ufficiale (l’altra, quella più sotterranea, fatta di attacchi frontali e di trattative di improbabili alleanze, è già iniziata da tempo…) e sarebbe bello che tutti ponessero in evidenza lo sviluppo delle nostre peculiarità. Probabilmente accadrà.
Per certo lo faremo noi dell’Unione Civica che, già cinque anni fa, insistevamo sull’opportunità di sfruttare il lavoro eccellente delle nostre tante associazioni per fare da volano alle attività commerciali. Avevamo visto lungo.
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