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MAPPANO. Chi ha sparato i “piombini”? Una minaccia o una bravata

MAPPANO. Chi ha sparato i “piombini”?  Una minaccia o una bravata

Il luogo di via Marconi dove sono stati sparati i colpi

Chi ha sparato, nella notte di sabato 2 gennaio in via Marconi a Mappano quei pallini di piombo, con una pistola ad aria compressa, a oggi rimane un mistero.

Le certezze sono due: la prima è che con quei pallini sono stati danneggiati un fanale di un’auto e il vetro di una buca delle lettere di un palazzo. La seconda, invece, è che i carabinieri della compagnia di Venaria stanno compiendo le indagini di rito. I militari hanno recuperato due piombini ma non hanno ricevuto denunce sull’accaduto. In ogni caso si indaga per risalire all’autore di quella che appare una bravata.

E se davvero dovesse trattarsi di una bravata, allora tornerebbe in auge un vecchio problema che attanaglia da anni Mappano. Ovvero quello dei troppi atti vandalici.

Negli anni, infatti, si ricordano i parabrezza delle auto parcheggiate in via Giotto e in via Don Murialdo. Piuttosto che i cassonetti bruciati nelle vicinanze delle scuole cittadine. O, ancora, il famoso lancio di uova contro le abitazioni di via Borgaro e via Avogrado.

E, se si va ancora più indietro con il tempo, addirittura i rami tagliati e gli alberi che erano stati oggetto delle attenzioni di qualche persona, che non aveva nulla da fare se non quello di deturpare dei beni comunali. E come dimenticare gli atti vandalici sotto la tensiostruttura comunale, dove era stato preso di mira anche il chioschetto per l’erogazione dell’acqua di Smat?

A oggi non è chiaro se si tratti di giovani o di persone adulte. E qui nasce la terza certezza: c’è un problema vandalismo a Mappano. E in questo 2021, in qualche modo, dovrà essere affrontato. In particolar modo a livello politico, visto che solo l’Amministrazione Comunale può fare le giuste “pressioni” affinché aumentino i già frequenti controlli da parte dei carabinieri nelle ore notturne. O, in alternativa, con ulteriori telecamere a infrarosso, in grado di creare una vera e propria rete di videosorveglianza cittadina, degna di tale nome.

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