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VENARIA. “Nozzetti non ha fatto nulla per i soggetti fragili”

Tra i tanti incontri di queste prime settimane da sindaco, Fabio Giulivi non dimenticherà quello fatto con gli altri amministratori che fanno parte del Cissa, il “Consorzio intercomunale servizi socio assistenziali”, realtà di cui fa parte anche Venaria.

Non tanto perché é stata l’occasione per conoscere gli altri amministratori, bensì per scoprire quanto non sia stato fatto nel recente passato da chi, fino a un anno e mezzo fa, aveva l’importante delega ai Servizi Sociali. Ovvero la pentastellata Claudia Nozzetti. E non lo diciamo tanto per, perché non sappiamo cosa fare o cosa scrivere. Lo diciamo perchè lo stesso sindaco ha postato un foglio nel quale si evince quale sia stata l’attività di Venaria nello specifico settore delle borse - dei veri e propri sostegni economici, seppur temporanei - per quelle persone di Venaria definite “soggetti fragili” e per i quali è previsto l’inserimento in attività di volontariato con un rimborso complessivo di 400 euro al mese (150 la quota comunale, 250 l’integrazione Cissa).

Ma tra il 2015 e il 2020 - a discolpa della Nozzetti dobbiamo rimarcare come lei sia decaduta a maggio 2019, ma il succo non cambia - “il nostro Comune è stato l’unico del Consorzio a non attivarne nemmeno uno e, sentiti anche i pareri dei sindaci presenti, si tratta di iniziative certamente utili che vorremmo iniziare a proporre anche noi, tenuto conto che contribuiamo pesantemente al bilancio del Cissa. Ed il mancato utilizzo dei fondi di nostra competenza verrebbe destinato ad altri. E’ una situazione paradossale che fa ben capire come Venaria avesse bisogno di una svolta epocale. Perché in futuro queste situazioni non capiteranno mai più”.

Durante quella stessa riunione, gli amministratori hanno anche deliberato la semplificazione della procedura di accesso al Contributo Covid del Cissa per il rimborso del pagamento delle utenze delle persone in difficoltà economica.

Il ruolo del Cissa sarà fondamentale per aiutarci nei prossimi mesi a contenere la pressione sociale che questo nuovo aumento dei contagi comporterà, tra chiusure, coprifuoco locali e sblocco dei licenziamenti previsto dal Governo a fine anno”, conclude Giulivi.

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