Cerca

PAVONE. Cittadini in rivolta per la quinta antenna

L’antenna 4G Iliad fa insorgere un intero paese.

A giugno la società francese di telefonia, ha presentato il progetto per l’installazione del traliccio per le telecomunicazioni che servirà a potenziare la ricezione all’interno del Bennet a Pavone Canavese, su un terreno nel piazzale del centro commerciale.

Ma quel traliccio si aggiungerebbe ad altri quattro esistenti e installati a distanza di pochi metri in linea d’aria l’uno dall’altro: un paio sempre di Iliad sorgono in località Prelle e altrettanti installati da altri gestori della telefonia tra via Nosetta e nei pressi del casello dell’autostrada A5.

Pavone rischia di essere sovraesposto ad onde elettromagnetiche e così Legambiente, amministrazione comunale e i cittadini hanno avviato una battaglia per impedirne l’installazione.

E lì, a fianco di quel terreno sorge anche la struttura “Casa di Campo” per malati psichiatrici.

Ed è pure nato un comitato promosso da alcuni residenti in zona Prelle, proprio nei pressi del Bennet.

Nei giorni scorsi è stata anche avviata una petizione promossa dai residenti tra cui Carmen Rossetto, Cristina Balabani, Marcello Corne e Simone Sini.

La giunta guidata dal sindaco Endro Bevolo sta facendo la sua parte e intanto ha sospeso la pratica edilizia presentata da Iliad in attesa che la Soprintendenza ai beni ambientali si pronunci sui vincoli paesaggistici e di leggere la relazione dei rilievi effettuati dall’Arpa.

E proprio a metà settembre il Comune si era dotato di un regolamento apposito per normare l’installazione in paese di questi impianti.

Il nostro non è un parere ostativo, ma dobbiamo tutelare la salute dei cittadini” spiega il sindaco Endro Bevolo il quale però fa capire come su questi progetti le pubbliche amministrazioni abbiano ormai le mani legate. Colpa del decreto semplificazioni del Governo.

Ma per trovare un compromesso a Iliad Spa sono state anche proposte soluzioni alternative prendendo in considerazione zone più distanti dalle abitazioni e dalle aree sensibili, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione della cittadinanza ai campi elettromagnetici, nonché attenuare l’impatto ambientale. Soluzioni che la proprietà del Bennet ha rifiutato perché installando l’antenna in un altro terreno coprirebbe la visibilità dell’insegna sul tetto del centro commerciale.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori