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27 Ottobre 2020 - 12:53
Tamponi e test per tutti gli studenti e i docenti di Venaria. Di ogni ordine e grado. E’ questa la proposta della consigliera comunale del Pd, Rossana Schillaci, che in questi giorni ha inviato una lettera al sindaco per chiedere che venga fatto il punto “sulla gestione e il contenimento della pandemia da Covid-19 nella nostra città, con particolare attenzione alla situazione delle scuole cittadine”.
“Da qualche giorno stiamo infatti assistendo ad un notevole incremento del numero positivi al Coronavirus, con alcuni focolai localizzati all’interno degli edifici scolastici - sostiene Schillaci -. La questione è ovviamente molto preoccupante ma, nonostante ciò, non sono ancora stati programmati piani per effettuare tamponi e test a favore di studenti e personale scolastico, anche mediante un sistema di “corsie preferenziali” già sperimentato in altri Comuni grazie alla collaborazione con l’Asl. Occorre intervenire al più presto prima che la curva dei contagi imponga scelte ancora più dure e restrittive. La salute e la sicurezza dei nostri cittadini sono la nostra priorità, così come prioritaria è la tutela del diritto allo studio di tutte le ragazze e di tutti i ragazzi iscritti negli istituti scolastici della nostra città”, conclude la capogruppo dem, che ha ricordato come il tema verrà da lei portato in discussione nel prossimo consiglio comunale.
Anche Alessandro Brescia (Progetto Civico) va in questa direzione, chiedendo di dare avvio ai test rapidi in città, con l’ausilio di Asm.
“Anche se la precisione del test è in via di miglioramento, rappresenta un’ulteriore leva per avere esiti più veloci. A Venaria possiamo contare anche sulla nostra Azienda Speciale Multiservizi che con la rete di farmacie e la presenza sul territorio, potrebbe rappresentare un valido aiuto per facilitare il lavoro. Magari mettendo a disposizione spazi adeguati dove effettuare il test, anche se possibile, per ovviare ai lunghi tempi di attesa previsti dalla procedura ASL, che fino ad oggi ha visto persone attendere anche 10 giorni, con importanti effetti distorsivi. Soprattutto a vantaggio dei soggetti più vulnerabili e delle scuole. La giunta si dovrebbe attivare subito, coinvolgendo l’Asm, verificando anche la possibilità di sostenere il costo per le persone in difficoltà economica”.
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