In questo periodo, nessun monumento eporediese è stato messo in Croce così tanto, al punto da rischiare che gli si possa mettere una Croce sopra, quanto Santa Croce. Trattasi d una chiesa barocca posta a sinistra di chi inizi ad arrampicarsi verso l'Acropoli cittadina per Via Arduino. Tale costruzione è soprannominata, come tutti sanno, tranne me, la "Giesa dle cadene", in quanto la piazzetta antistante risulta delimitata da materiale metallico, oppure perché vi vengono raccolte tutte le cartoline inviate da Sant'Antonio. Venne commissionata nel 1623 dalla Confraternita del Suffragio, di cui facevano parte tali Georgia Popolo e Anna Malo, notoriamente delle Suffragette. Tale associazione contribuì a soccorrere la popolazione durante la terribile peste del 1630, talmente grave che Anna Malo indossò la mascherina, si spaventò dei mutamenti climatici, e chiese l'abolizione dello schiavismo. Subì vari maneggiamenti durante tutto il Seicento, le venne predisposta anteriormente una piazzetta con pavimento ciottolato, anche se Gigno Vinia avrebbe preferito un selciato fatto di fagioli grassi. Vi operarono nel tempo anche delle maestranze di Lugano, alle quali Gigno Vinia chiese la preparazione della luganega. Nel Settecento venne costruita la cupola (detta anche "Montagna di Merda") e installato l'altare in marmo, non si sa se pario o dispario. In seguito la chiesa venne affrescata da Luca Rossetti, nato a Orta, o a Safena. Pittore tipicamente barocco, si vantò tutta la vita di far cacare, artisticamente, Vittorio Sgarbi. Nel 1777 venne rifatto il Campanile, talmente alto che venne soprannominato Barocco Siffredi. Nel 1802 divenne la Chiesa della Confraternita di Santa Croce, nata dalla fusione, peccaminosa, tra la Confraternita del Suffragio e la Confraternita del Santissimo Nome di Gesù (che si sospetta fosse Gesù). Insomma, mancava solo la Confraternita dell'Innamoramento Stato Alterato della Coscienza. Nel 1850 venne edificata una nuova facciata in pietra di Viggiù, portata a Ivrea dai pompieri in pompa magna. In seguito vennero ancora poste varie composizioni scultoree, tra cui una deposizione ispirata a Canova, con grande soddisfazione delle mie amicizie venete. Ora speriamo nei restauri, visto che la Lega è appassionata di restaurazioni.
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