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09 Ottobre 2020 - 10:18
La Città metropolitana si occuperà della sicurezza del ponte di Quincinetto effettuando i controlli trimestrali prescritti da Ativa per una portata di 44 tonnellate, è questa la notizia trapelata nell’ultima settimana. In questo modo l’infrastruttura, che collega lo svincolo dell’autostrada A5 Torino-Aosta, potrà funzionare a pieno regime senza limitazioni.
E’ quanto stabilito dopo l’incontro con il sindaco Angelo Canale Clapetto e lo staff del Comune. “Da sempre sosteniamo la necessità che il ponte possa funzionare a piena portata - dice il sindaco primo cittadino del paese, Angelo Canale Clapetto - la provinciale è fondamentale per tutto il territorio”.
Comune e Città metropolitana stipuleranno una convenzione per garantire i controlli trimestrali: “Tutta la viabilità provinciale ne risentirà positivamente - assicura Fabio Bianco, consigliere metropolitano alla Viabilità - il primo controllo partirà già nel corso del mese”. Al centro del dibattito, dunque, c’è ancora il ponte sulla Dora. L’unico collegamento con la statale 26 che porta in Valle D’Aosta, riaperto, dopo mesi di lavori, in estate. La struttura, ammalorata, da tempo necessitava di interventi (7 i milioni) importanti ed è stata a lungo soggetta ad un’ordinanza che impediva ai mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate di transitare. La riapertura al traffico, in entrambi i sensi di marcia, della struttura, era infatti prevista, inizialmente, per il 2019.
Proroga dopo proroga, però, si è arrivati ad aprile. Dopo la riapertura, poi, i problemi legati alla portata della struttura e ai controlli. Questioni, queste, che sembrano esserci finalmente risolte nelle ultime ore. Tutti questi “intoppi”, lo scorso anno, avevano spinto il sindaco, Angelo Canale Clapetto, ad agosto, a portare Ativa, la società che gestisce l’autostrada fino al confine con la Valle D’Aosta e ha in carico il ponte, davanti al giudice. Il primo cittadino ha scritto al tribunale di Torino chiedendo di riconoscere gli “inadempimenti” di Ativa obbligandola, quindi, a riportare il viadotto alle condizioni originarie. L’atto firmato dall’avvocato del comune parla di: “inefficace attività di manutenzione ordinaria dell’opera”, di “assenza di provvedimenti efficaci” che porterebbero, oggi ad “effetti devastanti per l’opera oggi estremamente onerosi da sanare”.
La querelle sul ponte, era iniziata nell’estate del 2018, quando, i carabinieri, su richiesta della Procura di Ivrea, si erano recati in Municipio a Quincinetto e poi anche presso gli uffici torinesi di Ativa, per raccogliere il maggior numero di informazioni su quei 260 metri che collegano l’autostrada Torino-Aosta con la statale 26 e il piccolo paesino dell’eporediese. L’allarme, sulla tenuta della struttura, incredibile me vero, era stato lanciato il 13 agosto 2018, il giorno prima della tragedia del ponte Morandi di Genova che ha sconvolto l’Italia intera, proprio dal sindaco Angelo Canale Capletto.
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