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15 Settembre 2020 - 11:01
Sei giorni oggi, gli elettori della Reale saranno chiamati alle urne per scegliere chi vorranno come sindaco.
I quattro candidati sindaco, ovvero Rossana Schillaci (Pd, Moderati, Venaria Punto e a Capo, Venaria Coraggiosa, Demos-Verdi e Psi/Italia Viva), Alessandro Brescia (Uniti per Cambiare, Per Venaria Insieme, Sinistra Civica), Roberto Barcellona (Movimento 5 Stelle) e Fabio Giulivi (Lega, Fratelli d’Italia, Venaria Riparte, Forza Italia e Udc) lanciano i loro ultimi appelli per farsi votare e, allo stesso tempo, spiegano come si comporteranno in caso di ballottaggio.
Il tuo appello voto. Cosa vuoi dire agli elettori venariesi in vista di domenica e lunedì?
Schillaci: “Mai come quest’anno è importante recarsi alle urne e andare a votare. I venariesi devono scegliere. Nessuno è uguale, bisogna dirlo. Occorre prima di tutto leggere i programmi, informarsi, capire. E poi scegliere da chi essere rappresentati. Sono orgogliosa delle mie liste, dei miei candidati alla carica di consigliere. La mia coalizione è quella che più di tutte ha le carte in regola per poter amministrare bene questa città, dopo anni ricchi di incertezze”.
Brescia: “Siamo l’unico progetto del tutto differente, trasparente e innovativo. Tre liste dove le competenze e le professionalità si uniscono alla grande voglia di fare bene e dell’amore che hanno per Venaria di tutti i nostri candidati. Il nostro programma non è il libro dei sogni ma un modo completamente nuovo di pensare la città, dal giorno della vittoria ai prossimi cinque anni. Dateci fiducia e vedrete un nuovo modo di amministrare Venaria”.
Barcellona: “La città ha l’opportunità di proseguire un percorso amministrativo iniziato cinque anni fa con la vittoria al ballottaggio del sindaco Roberto Falcone. Una città che in cinque anni è cambiata, con progetti innovativi, progetti realizzati. Dove il cittadino è stato protagonista delle scelte di Palazzo Civico, grazie al Bilancio Partecipato. Noi ci proponiamo in continuità, con nuovi candidati ma con la stessa voglia di fare bene”.
Giulivi: “Aiutatemi a far cambiare pagina alla nostra città, non possiamo tornare alla restaurazione del passato. Quel passato che ha portato a tre commissariamenti consecutivi. Venaria dovrà diventare protagonista di tutta l’area metropolitana e con l’aiuto e la collaborazione della Regione Piemonte dovremo fare rientrare la nostra città su tutti quei tavoli decisionali dai quali ci siamo autoesclusi in tutti questi anni costringendoci ad un isolamento che ci ha penalizzato”.
In caso di ballottaggio, come ti comporterai?
Schillaci: “Pensiamo un passo alla volta. Adesso gli sforzi sono tutti concentrati al primo turno. In caso di ballottaggio, sarà il cittadino a decidere da chi farsi amministrare fino al 2025. Di sicuro, ci rivolgeremo a coloro che condividono aspetti e idee di centrosinistra, l’antifascismo e tutti quei valori e quelle idee che caratterizzano la nostra attuale coalizione. A partire da ambiente, equità, giustizia sociale, diritti, inclusione”.
Brescia: “Siamo aperti al confronto, perché il dialogo fa parte del nostro modo di pensare. Tutti parlano di un ballottaggio già deciso fra due schieramenti. Io dico che questa partita è ancora tutta da giocarsi. Noi abbiamo un programma e un modo di pensare e agire, come già ripetutamente detto, differente. Nel caso in cui saremo noi ad andare al ballottaggio, vedremo chi sposerà il nostro progetto civico. Stesso discorso in caso non dovessimo andare noi”.
Barcellona: “Noi siamo contrari ad alleanze cittadine, a promesse assessorili o di posti di sottogoverno cittadino. Avessimo voluto fare alleanze, le avremmo già fatte ora, al primo turno. Dovessimo andare noi al ballottaggio, faremo lo stesso appello di cinque anni fa: se credete nel nostro progetto, votateci”.
Giulivi: “Io sono chiaro e diretto: dovessimo andare al ballottaggio non faremo alcuna tipologia di apparentamento. Sarebbe come prendere in giro il nostro elettorato e serviremmo sul piatto d’argento il quarto commissariamento consecutivo. Tutti noi ci ricordiamo cosa è successo al ballottaggio di cinque anni fa. In quei 15 giorni cercheremo di andare ad intercettare chi non è andato a votare al primo turno e gli indecisi. E torneremo a spiegare gli obiettivi del nostro programma”.
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