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SAN MAURO. La consigliera Vallino racconta l’odissea a bordo della linea 57

SAN MAURO. La consigliera Vallino racconta l’odissea a bordo della linea 57
Un’esperienza terribile quella vissuta dalla consigliera del Pd, Maria Vallino, sui mezzi pubblici. Le inefficienze, ormai, infatti, non si contano più e qualche giorno fa la Vallino le ha raccolte in quantità industriali. “Doveva andare in una via oltre Corso Vittorio - racconta - ed essere lì per le 19. Decido di non usare l’auto per più motivi: difficile trovare parcheggio, evito di inquinare, verifico come funziona il trasporto pubblico. Parto alle 18, lasciando l’auto in Piazza Mochino. Il 57 arriva alle 18,20. Lentamente ci avviamo verso il centro facendo il giro turistico di Barriera di Milano. Dopo il 57 dovrò salire sul 4, metropolitana leggera. Penso di fare il cambio in Via San Tommaso. Ma arrivati al Ponte sulla Dora, il 57 invece di imboccare Corso XI febbraio, gira a destra risalendo sul Lungo Dora. Mi prende l’ansia ma mi auguro che giri in Corso Giulio Cesare per poi proseguire sul percorso solito. E infatti gira in Corso Giulio Cesare e poi imbocca via Milano e alle fermate non era più indicato il 4. Arrivato al fondo di Via San Francesco D’assisi, gira a destra in Via Pietro Micca. Altro tuffo al cuore: e adesso dove trovo la coincidenza col 4? Gira a sinistra in Piazza Solferino e prosegue senza mai fermarsi per corso Re Umberto fino all’incrocio con Corso Matteotti, pur avendo io richiesto la fermata. E lì si ferma e scendo”. Peccato che sia troppo tardi e quindi sia già arrivato il momento di tornare a casa. “Sono già le 19,10 - prosegue nel suo racconto la Vallino - e non so come fare. Vi ricordate? Io dovevo essere al mio appuntamento alle 19 e sono già le 19,28, bello scritto sul display come orario di passaggio della metropolitana leggera. Ma del 4 neanche l’ombra. Mi faccio 2 conti, ormai l’appuntamento è perso e mi scuso con la persona e cerco di capire come tornare a San Mauro visto che la maggior parte delle linee è deviata. Del 57 non c’è traccia. Arriva dopo le ore 20, salgo e tiro un sospiro di sollievo: penso che ormai il più è fatto e che arriverò con molta calma in piazza Mochino. Ma il 57 all’angolo con Via Pietro Micca invece di tirare dritto gira a sinistra, risale la via, entra in via Cernaia e poi gira a destra per corso Re Umberto e via della Consolata. All’angolo con Corso Regina gira a destra e percorre il corso fino all’incrocio con corso XI febbraio e infatti gira a sinistra per riprendere il consueto percorso. Mi domando: Perché il 57 di prima non è passato da corso XI febbraio e questo sì? Non ho saputo darmi una risposta e neppure adesso riesco a darmela. Però sono convinta che finalmente arriverò a casa. E no, torniamo in Barriera e dopo piazza Sofia, mentre sono assorta nei miei pensieri rabbiosi, mi vedo svuotarsi il bus. Che succede? Sono obbligata a scendere ed a salire su un altro 57 che è arrivato di lì a qualche minuto. Conclusione, sono le 21 quando scendo in Piazza Mochino, infreddolita, affamata e con l’appuntamento saltato. Ma secondo voi tutto questo è normale?”. Disagi che, naturalmente, riguardano anche il territorio sanmaurese. “Se le persone devono essere invogliate ad usare i mezzi pubblici - commenta Vallino -, non è questo il sistema. L’Oltrepo, poi, non ha servizi di trasporto pubblico in pratica e la linea 3 passa poche volte al giorno e non è utilizzabile al di fuori dell’orario scolastico”.
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