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12 Dicembre 2019 - 00:53
Stella Sottile
Sabato 14 dicembre, alle ore 18.30, presso la “Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta” di via Torino 34, verrà inaugurata la mostra personale di Stella Sottile. Le opere resteranno esposte fino al 20 gennaio 2020, e saranno visionabili tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.30.
“Sono laureata in Fisica, ma fin da giovane mi sono anche appassionata al disegno - spiega Stella -. Mi sono avvicinata alla pittura ad olio, manifestando curiosità ed interesse nell’apprendere le tecniche grafico-pittoriche sulle quali ho fondato la mia ricerca personale - aggiunge -. Oggi continuo a praticare le arti grafiche, ma mi dedico anche all’insegnamento, in particolare presso ‘Prisma Laboratorio Artistico’, associazione culturale che presiedo e ho co-fondato e presso l’‘Università della Terza Età’ di Chivasso - aggiunge -. Ho seguito corsi di perfezionamento di disegno con Marina Bozzolan e di pittura ad olio ed acquerello con Lia Laterza”.
Questa mostra, dal titolo “Sorella Acqua”, raccoglie una serie di dipinti ad olio di varie dimensioni, eseguiti dal 2007 ad oggi, il cui elemento comune è la presenza dell’acqua nel paesaggio: mari, laghi e fiumi, nubi, neve e ghiaccio sono i soggetti raffigurati in diversi momenti dell’anno e del giorno e con differenti tecniche pittoriche. L’elemento acqua, così prezioso e unico, fonte di vita e bellezza, dalle forme mutevoli eppure armoniose, è il protagonista di tutti i lavori esposti. La mostra è curata dalla Professoressa Manuela Cozzani, Storica dell’Arte e Docente dall’86 al ‘91 anni presso il “Liceo Classico” di Chivasso, e da una sua amica architetto.
“Da tempo i disastri naturali che sconvolgono la terra fanno tristemente pensare alla leopardiana Natura ‘matrigna’. Ben altra visione ci propongono gli oli di Stella Sottile, che ci riconducono ad una percezione rasserenante, talora idilliaca, degli spazi che ci circondano - spiega la Cozzani -. Osservare il Po o il Sangone che scorrono lenti fra rive frondose, o il Tevere che fluisce sotto un ponte nei pressi di Roma, infonde un senso di quiete indotta dal lento fluire dell'acqua. La luce che si irradia dai laghi alpini o dai prati verdeggianti ci trasmette un senso di benefica tranquillità. Le marine, ora lievemente increspate ora più spumeggianti, non sono mai inquietanti; al massimo evocano lo sciabordio della risacca che si infrange sulla riva - aggiunge -. E quando la luna piena diffonde la sua luce argentea sull'acqua e nel cielo abbiamo la sensazione di confonderci con l'infinito. E nell'attimo in cui un cigno, elegante ed altero, sosta all'ombra dei rami protesi sull'acqua del lago Sirio cogliamo la magica armonia della Natura - aggiunge ancora -. Per fissare sulla tela queste emozioni Stella sperimenta tecniche diverse, modulando le pennellate e l'intensità di colori e luce, con echi che vanno dal lirismo ottocentesco alla tecnica puntinista” conclude.
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