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11 Settembre 2019 - 17:10
Il tribunale di Ivrea
Se venisse confermata l’accusa di omicidio premeditato, l’omicidio di Roberto Moschini, 57 anni, da tutti conosciuto come Bobo, avvenuto la notte del 20 luglio scorso a Vistrorio, potrebbe diventare uno dei primi casi in cui non potrà più essere richiesto il giudizio con rito abbreviato.
E sarebbe celebrato in Corte d’Assise a Ivrea. La nuova legge approvata il 12 aprile 2019, infatti, esclude lo sconto di pena (un terzo) per i delitti puniti con l’ergastolo. Tra questi casi rientrerebbe proprio il delitto che ha sconvolto la Valchiusella.
Le indagini coordinate dalla Procura di Ivrea non sono ancora concluse, ma sarebbero ad una svolta. Il fascicolo per “omicidio premeditato” è sulla scrivania del sostituto procuratore Daniele Iavarone e secondo la ricostruzione di quella notte da parte degli inquirenti, Alberto Diatto avrebbe raggiunto in auto Vistrorio con l’intenzione di uccidere Roberto Moschini. Un omicidio che sarebbero poi avvenuto dopo un litigio culminato con due colpi mortali inferti a Moschini in punti vitali con un punteruolo impugnato da Diatto.
Un delitto che sarebbe probabilmente maturato per un debito non saldato. I due erano amici.
Intanto i legali del biellese Alberto Diatto stanno preparano la linea difensiva. Secondo gli avvocati Valentina Zancan e Silvia Alvares nelle intenzioni del loro assistito Alberto Diatto non c’era affatto premeditazione: “Un’aggravante che contesteremo davanti al giudice per l’udienza preliminare” e aggiungono che Diatto, quella notte, non si era recato a Vistrorio da Moschini con l’intenzione di ucciderlo ma solamente per avere un chiarimento. “Si è trattato di un litigio poi culminato in tragedia” puntualizzano. Lo ha ripetuto anche Alberto Diatto durante le tre ore dell’interrogatorio di garanzia sostenuto l’indomani l’arresto: “Mi sono soltanto difeso”.
Per questo motivo i legali difensori rigettano l’aggravante della premeditazione: “Lo proverebbero anche le tre settimane di prognosi per le ecchimosi che il loro assistito avrebbe rimediato nel corso della colluttazione con Moschini”.
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