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05 Agosto 2019 - 15:28
Centrale termoelettrica a ciclo combinato di Chivasso
E’ fuori di sé Paolo Zandarin di Terrasana, l’associazione chivassese che più si è battuta in questi anni a difesa dell’ambiente. Ha appena scoperto che il 5 agosto scadono i termini per la presentazione delle “osservazioni” dei cittadini al progetto di aumento della potenza della centrale elettrica Gencogas, ex Edipower.
Il fatto è che la società Gencogas (del gruppo milanese A2A) ha presentato il progetto il 17 giugno. Lo ha mandato al Ministero dell’Ambiente, che dovrà rilasciare l’autorizzazione definitiva, e al Comune di Chivasso. Quindi il Comune era a conoscenza del progetto da un mese e mezzo e non ha informato la popolazione. Il progetto era pubblicato nel sito del Ministero dell’Ambiente, ma nel sito del Comune non c’è nulla. Per un mese e mezzo a Palazzo Santa Chiara le bocche sono state ben cucite. Eppure il sindaco Claudio Castello e l’assessore all’ambiente Pasquale Centin, entrambi amministratori di lungo corso, sanno bene che i cittadini, tutti i cittadini, hanno il diritto di presentare delle “osservazioni” a progetti che in un modo o nell’altro riguardano l’ambiente. Pubblicare un piccolo comunicato sul sito del Comune sarebbe stato un gesto di trasparenza e di lealtà.
Non siamo ancora in grado di dare un meditato giudizio sul progetto. Magari è magnifico: a fronte di un modesto aumento di potenza (di circa 59 MWe, passando dagli attuali 777 MWe a 836 MWe - +7,6% rispetto alla potenza attuale delle due turbine a gas del modulo 1, ndr), la società promette che gli interventi ridurranno le emissioni inquinanti in atmosfera. Ma il punto è un altro: è la trasparenza.
Ormai i giochi sono fatti. Il 9 luglio si è già svolta la conferenza dei servizi, che sarà l’unica, e in quella sede tutti i partecipanti hanno dichiarato che per loro non è nemmeno necessario eseguire la VIA, cioè la Valutazione di Impatto Ambientale.
Il Comune di Chivasso era stato molto rapido nell’esaminare il progetto: già il 3 luglio aveva mandato al Ministero il proprio “parere favorevole”. Portandosi addirittura avanti col lavoro. Infatti nella conferenza dei servizi i partecipanti dovevano dichiarare se ritenevano utile o necessaria la VIA. Il Comune di Chivasso invece, di corsa, si è già dichiarato favorevole al progetto…
Anche per Città Metropolitana, Arpa e Parco del Po la VIA non serve, perché l’intervento non modificherebbe sostanzialmente le condizioni dell’ambiente. E’ quindi prevedibile che a giorni il Ministero rilascerà l’Autorizzazione Integrata Ambientale con relative prescrizioni.
Paolo Zandarin ritiene invece che la VIA sarebbe più che necessaria, considerate le condizioni dell’ambiente a Chivasso. Anzi, sarebbe necessaria anche una Valutazione dell’Impatto sulla Salute. E sarebbe stato opportuno coinvolgere i Comuni della collina, come Castagneto. Per queste ragioni il leader di Terrasana chiede che il procedimento venga sospeso per dare il tempo ai chivassesi di studiare il progetto e di pronunciarsi.
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