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09 Maggio 2019 - 15:39
Nell’ultimo Consiglio comunale i consiglieri Emanuele Serlenga, Renato Dutto e Andrea Sacchi di “Lauriano e Piazzo Domani” hanno domandato spiegazioni al sindaco Matilde Casa. Come risulta dai documenti che sono andati a cercarsi negli uffici comunali, la società DUOMO GPA srl di Milano - alla quale il Comune aveva affidato la riscossione dei tributi comunali - dal 2014 non li versava, o non li versava tutti, al Comune stesso. Li incassava ma se ne teneva gran parte. La parte non versata al Comune ammonta ormai a 247.984 euro, una cifra molto grande per un piccolo Comune.
La raccontano così i tre consiglieri di minoranza: “Nel 2011 il Comune di Lauriano aveva delegato una ditta, Duomo Gpa, a riscuotere i soldi dei contribuenti laurianesi, trattenersi la percentuale e versare il resto al Comune. È successo invece che la società Duomo non si è solo trattenuta la sua percentuale, ma in gran parte anche i soldi: da qui il “buco” di 247 mila euro. I mancati versamenti sono iniziati almeno dal 2014, ma il sindaco e la Giunta se ne sono accorti quasi tre anni dopo, quando Duomo stava fallendo: troppo tardi”.
La DUOMO DPA è infatti stata dichiarata fallita il 6 dicembre 2018 dal Tribunale di Milano. Il sindaco Matilde Casa ha chiesto al Tribunale di insinuarsi nel fallimento per tentare di recuperare qualcosa per le casse del Comune. Anche questa lettera era sconosciuta e i tre consiglieri hanno dovuto farsela tirare fuori in Comune. Comunque, non sarà facile recuperare quei soldi, anche solo una parte. I creditori sono tanti: 343 Comuni, 100 dipendenti, 23 professionisti, 5 banche, per un totale di 521 creditori. Lauriano è solo uno di questi 521. E nemmeno tra i favoriti. Infatti prima vengono pagati i dipendenti, poi le banche, poi i professionisti, e alla fine se resta qualche briciola va ai Comuni.
Dalla lettera del sindaco al Tribunale si apprende la composizione della somma: “euro 25.329,23 per crediti certi derivanti da canoni non riscossi…; euro 42.470,31 derivanti da ruoli coattivi non riscossi di cui non si è conoscenza dello stato della riscossione; euro 180.186,40 derivanti da liste di carico TARSU/TARES/TARI non incassati dall’ente e delle quali non si è conoscenza dello stato della riscossione”.
La stampa nazionale segue da un paio d’anni le vicende anche giudiziarie della DUOMO DPA di Milano. Il Corriere della Sera del novembre scorso titolava: “L’inchiesta DUOMO Gpa: dai tributi gioielli, abiti e orologi. Verso il rinvio a giudizio. In soldi privati i soldi dei contribuenti”.
E scrive: “L’elenco dei comuni danneggiati in tutta Italia riempie quattro pagine della richiesta con la quale i pm Mauro Clerici e Stefano Civardi chiedono il rinvio a giudizio di sei persone nell’inchiesta sul fallimento della Duomo Gpa srl di Milano che gestiva la riscossione dei tributi per conto di oltre 800 enti, tra i quali c’era anche la Regione Lombardia. Dalle casse della società sarebbero stato sottratti otto milioni di euro. Quasi tre milioni sono stati spesi tra il 2003 e il 2011 per i compensi dell’amministratore unico Diego Federico Cassani. Uno stipendio spropositato rispetto al patrimonio e all’attività della società, sostengono i pm i quali hanno chiesto il processo anche per la stessa società in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese. Le indagini della Guardia di finanza hanno accertato che dalle casse sono spariti oltre 114 mila euro in contanti, altri circa 40 mila sono stati spesi per pagare un personal trainer dell’amministratore e di sua moglie mentre quasi 140 mila se ne sono andati in orologi di pregio, oggetti in oro, borse e vestiti. I Comuni danneggiati sono concentrati tra il Centro e il Nord della Penisola.. Le irregolarità erano dovute anche alle difficoltà finanziarie della Duomo Gpa, per la quale è stato chiesto il fallimento”.
Il fallimento è stato poi decretato, come abbiamo scritto, il 6 dicembre 2018. Una prima udienza si è svolta il 3 aprile per l’esame dello stato passivo. Una seconda è stata convocato il 14 maggio, tra pochi giorni, e una terza il 26 giugno.
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