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San Giorgio ovvero il piacere della lettura

San Giorgio ovvero il piacere della lettura Leggere è un piacere che non tutti si concedono. Per mancanza di tempo, dicono, o perché i libri costano troppo. Alibi quasi sempre, solo a volte realtà. E, quanto al tempo, se c'è quello per nutrire il corpo, dovrebbe essere più prezioso ritagliarsi quello per l'anima. Leggere apre finestre sconosciute sul mondo, aiuta a conservare i miei sogni, dà linfa ai sentimenti, fa avvicinare al significato dell'esistenza, insomma i libri ci cambiano la vita. Ci sono libri che, se incontrati al momento giusto, sono in grado di guidami ed ispirarmi Leggere è un piacere strettamente collegato con l'abitudine. L'abitudine viene da sé, e il piacere si rinnova un libro dopo l'altro. Leggo per distrarmi, per informarmi, per imparare. Leggere è una forma di educazione sentimentale, civile e intellettuale. E il libro è, a mio avviso, lo strumento per rilanciare la nostra cultura: è un mondo alternativo al mondo, è quell'oggetto silenzioso che senza muoversi e senza far rumore può aprirsi e consegnarmi solo a me se sono capace di interrompere temporaneamente la comunicazione con l'esterno creando così quel vuoto di mondo reale di cui necessita, per "accadere", un mondo possibile. Quando mi avvicino ad un libro scopro sempre nuove emozioni e, a volte, addirittura contribuisce a imprimere una svolta al mio essere. Provare, anzi leggere, per credere, i libri cambiano la vita! Favria 23.04.2019 Giorgio Cortese Per me sono odiose, come le porte dell’Inferno quelle persone che occultano una cosa nel loro animo e ne dicono un’altra.
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