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13 Dicembre 2018 - 10:54
Antonio Giodice ed Eva Giodice
“Primi nel Mondo”. Riparte da qui la nuova avventura imprenditoriale dell’eclettico Antonio Giodice. Dopo il salto dalla diagnostica alla ristorazione il vulcanico proprietario del Castello di Pavone è pronto a lanciarsi a capofitto in un progetto che non ha esitato a definire “rivoluzionario”. Riparte, sì, ma non da zero. La straordinaria intuizione, infatti, è stata quella di legare gli anni di ricerca nel campo della realizzazione di metodologie per la diagnosi, al settore alimentare. Come? Realizzando primi piatti di alta qualità in un ambiente microbiologicamente puro che li rende conservabili anche per vent’anni grazie ad uno speciale sistema di sottovuoto. Saltando completamente la catena del fresco. Il risultato? “Piatti Pronti d’Eccellenza”. Questo il nome dell’azienda che Giodice ha deciso di affidare alla figlia Eva e al compagno Valerio Altomonte. “Io sono un umile muratore – ha dichiarato – amo lavorare e non sto mai fermo. Ma è ora di fare largo ai giovani. Saranno loro e mia moglie Barbara a guidare l’azienda”. Sicuramente una rivoluzione. Oggi, infatti, la conservazione passa dalla refrigerazione. Questi primi piatti, invece, possono essere conservati in dispensa a temperatura ambiente. “Si tratta di alimenti privi di attività microbica – ha spiegato Giodice – sani, sicuri, facili e di gran sapore”. Saltando la catena del fresco è possibile trasportarli in ogni parte del mondo. A febbraio inizierà la distribuzione: “Ci rivolgeremo, innanzitutto ai celiaci per i quali abbiamo realizzato un’apposita linea. La distribuzione in questa prima fase sarà affidata alle farmacie”. Trattandosi di alimenti microbilogicamente puri sarnno particolarmente adatti agli individui immunodepressi: “La nostra attenzione alla salute e al benessere delle persone è prioritaria”. In un secondo momento l’offerta sarà rivolta alla ricettività. “Parliamo di piatti di alta qualità, perfetti, dunque, per la ristorazione”. Verranno offerti anche alle forze armate, ai privati e alla grande distibuzione. “La facilità di trasporto dei nostri piatti pronti – ha aggiunto Giodice – li rende adatti ovunque sia necessario aiutare delle vite. Penso ad allagamenti, terremoti, calamità naturali. Grazie ai nostri prodotti sarà possibile fornire con facilità piatti caldi alle popolazioni colpite”.
La grande forze di questi piatti sarà, inoltre, legata alla facilità di preparazione.
Per assaporarli è sufficiente portare ad ebollizione 350 millilitri d’acqua per porzione di alimento pronto e procedere con la normale cottura. Nel giro di pochi minuti si potrà degustare la portata.
Nel corso della serata di presentazione del progetto, Antonio Giodice, ai fornelli, ha preparato alcuni dei piatti che presto verranno commercializzati. Al palato degli invitati stati presentati: penne alla boscaiola, fusilli al salmone e spaghetti all’amatriciana.
A spadellarli lo stesso patron della serata che con entusiasmo li ha offerti.
“Ripeto: io sono solo un muratore. Chi guiderà l’azienda sarà mia figlia Eva insieme al compagno Valerio”.
Emozoinata la giovane manager ha dichiarato: “E’ come se oggi ci fossimo sposati. Costituire un’azienda insieme, forse, è un passo ancor più importante”.
Eva Giodice, una laurea in Economia e Diritto conseguita presso l’Università degli Studi di Torino con la votazione di 110 e lode, e un master alla Bocconi in Diritto Tributario, è pronta a lanciarsi in questa impresa: “Devo tutto a mio padre che mi è sempre stato da sprone. E’ un genio. E ancora una volta l’ha dimostrato”.
Eva, cresciuta tra le mura del Castello di Pavone, proprio all’antico bene di famiglia ha voluto dedicare la sua tesi di laure triennale occupandosi di “Beni culturali inseriti nell’ambito economico e diritto”. Per la magistrale, invece, si è occupata di “Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione”.
Al suo fianco in questo progetto imprenditoriale ci sarà il compagno Valerio Altomonte, anche lui un’eccellenza universitaria, suo compagno di studi nella facoltà di Economia conclusa con una laurea magistrale conseguita con 110 e lode.
Nella compagine societaria è entrata anche la moglie di Giodice, Barbara. “Io e mia madre siamo inseparabili” ha commentato Eva a margine della serata.
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