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28 Novembre 2018 - 11:06
Federico Savino e Matteo Doria (archivio)
Il mercato della Crocetta da Torino a Chivasso?
E’ successo per davvero, domenica scorsa.
La città dei nocciolini ha ospitato l’iniziativa “Crocetta in tour”, che porta le bancarelle dello storico mercato del capoluogo in giro per la provincia. Dovremmo gridare “eureka!”, evviva, all’iniziativa che ha ottenuto il beneplacito dell’assessorato al Commercio di Pasquale Centin. Eppure c’è qualcosa che non ci torna: perché proprio a Chivasso, dove già il mercoledì c’è un mercato che fa invidia a mezza provincia di Torino e non solo? Perché proprio qui dove i negozianti già si trovano a dover lottare quotidianamente, dal mattino alla sera, con la grande distribuzione e la concorrenza portata dal Bennet e dai suoi negozi, oltre che dal vicino outlet del lusso di Settimo Torinese?
Insomma: si sentiva proprio la necessità di un mercato di Torino a Chivasso?
A dire il vero, di gente in centro domenica ce n’era parecchia. Segno che comunque l’iniziativa è piaciuta.
Ma i commercianti e i venditori ambulanti chivassesi sono stati altrettanto entusiasti?
“Mi sono fatto un giro per il centro domenica - inforca Federico Savino, consigliere comunale di Amo Chivasso e le sue frazioni, che di professione fa proprio il venditore ambulante -. Ho visto che c’erano molti visitatori, soprattutto chivassesi, gli stessi che molto probabilmente non sarebbero usciti o nelle peggiori delle ipotesi si sarebbero buttati in qualche centro commerciale o ipermercato. Lo dico subito, a scanso di equivoci: ben vengono questi tipi di eventi straordinari, per far riscoprire il mercato e il commercio tradizionale, ma...”
“Se ci fosse stata una sorta di manifestazione congiunta mercato e negozi sarebbe stato meglio - continua Savino -, magari con qualche evento collaterale come spettacoli musicali o folcloristici, l’esibizione di artisti di strada o altro... Ci fosse stata un po’ di collaborazione in questo senso, sarebbe stato meglio. L’unione fa la forza, no? Non si può pretendere di avere il monopolio dei mercati, ma magari chiedere a noi venditori del mercoledì o del sabato di unirci all’iniziativa non avrebbe guastato. In più: che ci facevano dei banchi che non c’entravano nulla con la Crocetta, tipo i venditori di lampadine?”. Alla voce di Savino s’unisce anche quella di Doria, consigliere comunale di Amo Chivasso e le sue frazioni. E commerciante nella nostra città.
“Questa Giunta dapprima dichiara a gran voce di voler sostenere le imprese e le attività locali, per mantenere attivi anche i relativi posti di lavoro, dopodichè utilizza i fondi di compensazione del Bennet, che andrebbero indirizzati proprio per ridurre l’impatto della nuova apertura sui negozi, per fare feste e fuochi artificiali - incalza Doria -. Oppure autorizza, alle porte di dicembre, un mercato di abbigliamento ed altro che vanno in buona parte in concorrenza con le attività locali. Viene da chiedersi una cosa: che cosa avranno in serbo per dicembre, mese in cui le attività commerciali di solito incrementano un po’ le proprie vendite, riuscendo così magari a sopravvivere ed a continuare a pagare gli stipendi ai propri dipendenti? Di autorizzare all’ultimo una serie infinita di manifestazioni, tutte in concomitanza in modo da occupare tutti i parcheggi adiacenti al centro, come accaduto lo scorso anno?” .
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