Su quella tomba, nell’ala nuova del cimitero generale di Venaria, in viale Giordano Bruno, non c’è giorno in cui genitori, nonni, zii ed amici non vadano a portare un piccolo dono in ricordo di Sara Oliva, la bimba morta a soli due anni, nell’agosto del 2016, a seguito di un drammatico incidente stradale lungo la “A14” tra i caselli di Forlì e Faenza. Ma da un mese a questa parte, ignoti hanno iniziato a rubare quegli stessi oggetti, gettando ancora più nello sconforto la mamma, Sabrina Sanfilippo, e papà Fiorenzo. “Mancano i sottovasi e i regalini che Irene, l’altra mia figlia, fa a Sara - commenta al telefono -. Non so cosa dire, perché provo rabbia e disgusto. Non riesco a capire il perché di questa azione. La mia unica speranza è che questa persona si senta almeno in colpa per questo gesto ignobile”. E Sabrina e Irene, ogni giorno, si recano al cimitero per passare qualche momento accanto alla loro Sara. Su quella tomba adornata di gnomi, farfalle, pupazzetti e tanti fiori colorati. E dove è presente anche una sorta di nuvoletta in plexiglass, con sopra riportato questo pensiero: “Sei rimasta con noi proprio come un palloncino. Ci hai fatto giocare, sorridere e capire quanto è bello amare. Poi ci sei scappata per un attimo dalle dita, perché è nella tua natura volare in alto, con il vento che ti culla, più leggera dell’aria, sempre più sù, fino a sparire. E noi andremo avanti guardando il cielo e tenendo stretto nel cuore tutto il significato del tuo enorme e splendido sorriso. Ciao Sara!”. Tanti i messaggi di solidarietà espressi a mamma Sabrina attraverso Facebook, dove è presente la pagina “Un arcobaleno di libri”, ovvero l’iniziativa nata nelle settimane successive alla prematura morte di Sara, tradotta nell’Albero dei Libri, presente nel grande prato verde al fondo di corso Matteotti, fra via Grassi e via Don Sapino. Un albero dove sono stati appesi tanti libri portati da parenti ed amici di Sara e che sono contraddistinti da un particolare adesivo definito “un arcobaleno di libri”. Questa iniziativa, poi, ha fatto il “tam-tam” sui social, tanto da diventare virale in tutta Italia. La città, appena saputa la notizia, ha iniziato a protestare, chiedendo maggiore sicurezza e telecamere all’interno del camposanto. Anche perché non è la prima volta che i cimiteri vengono presi di mira dai ladri. Solo qualche settimana fa, in occasione della ricorrenza di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti, si sono registrati diversi casi di furti di fiori, sia freschi sia quelli finti. E tra poco tempo sarà Natale: “Andrò al cimitero ad addobbare, come da due anni a questa parte, la tomba. Anche per lei deve essere festa. Spero caldamente che la smettano. Perché tutto questo è inaccettabile, oltre che ingiusto”.
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