AGGIORNAMENTI
Cerca
23 Ottobre 2018 - 16:43
Da qualche mese, almeno da quando è cominciato il disboscamento della sua porzione collinare, non si fa che parlare del “progetto” di recupero, riqualificazione, riutilizzo, valorizzazione, ecc., dell’ex area militare. Quella che ospitava fino a qualche decennio fa i depositi di carburante dei militari e dove si trovano ancora numerosi edifici.
Ma il “progetto” dov’è? Semplicemente non si trova. E’ stato addirittura illustrato dai proponenti nell’incontro pubblico organizzato la sera del 28 settembre dall’amministrazione presieduta dal sindaco Vittorio Covacci. Però illustrato solo a voce, e non riusciamo a trovare uno straccio di carta con uno straccio di descrizione nero su bianco. Seguendo il suggerimento del sindaco, abbiamo chiesto il progetto al Comune con un accesso agli atti, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta.
I proponenti o progettisti, che sono intervenuti la sera del 28, dovrebbero essere il Comune stesso, l’associazione Cornalin di Lauriano, forse un’azienda agricola di Cavagnolo, e il DISAFA, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Ma nei loro siti non si trova una parola su questo progetto che pare si chiami “Food for Forest”. L’associazione Cornalin non sapevamo nemmeno cosa fosse, perché nel sito non c’è neppure l’indirizzo e il numero di telefono, finché abbiamo trovato la firma “Matilde Casa” sotto un documento trovato in rete.
La settimana scorsa abbiamo pubblicato un’intervista al sindaco Covacci. Sentiamo che ne pensa la minoranza consiliare di Laura Gastaldo, Graziano Bronzin e Marco Ferrero.
“A quale progetto si riferisce il sindaco? – si chiede la signora Gastaldo, che è stata sindaco fino all’anno scorso -. A quello predisposto dalla mia amministrazione, approvato nel 2016 e trasmesso ai vari Enti di competenza a supporto della richiesta di acquisizione gratuita dell’intera area? Oppure a un progetto nuovo redatto dall’attuale Amministrazione? Se si tratta di un progetto nuovo, quando è stato approvato in Giunta o in Consiglio?”. A meno che il sindaco intenda quello predisposto dall’associazione fondiaria Cornalin.
“In questo caso perché la giunta non ne ha dato almeno una comunicazione in Consiglio? Alla popolazione è stata fornita qualche informazione solo dopo la nostra interpellanza. Si dice che il progetto Cornalin abbia ricevuto, o riceverà, un consistente contributo finanziario dalla Regione: se è così, Cornalin deve avere presentato il progetto parecchio tempo fa, e ci sarebbe stato tutto il tempo per renderlo pubblico. Ottenere un finanziamento pubblico richiede un lungo percorso e molto tempo. Non esiste proprio che oggi mi sveglio, chiedo finanziamenti alla Regione, all’Unione europea ecc. e subito mi vengono concessi….”.
Veniamo al disboscamento. Il sindaco Covacci ci ha parlato di un progetto di tagli approvato dalla Forestale. Purtroppo una ditta appaltatrice ha abbattuto più alberi di quanti erano autorizzati, e ha proseguito fino a settembre finché è stata fermata.
“Ho i miei dubbi su questa ricostruzione dei fatti. Primo: è impossibile che il Comune non sia stato messo al corrente dall’appaltatore. Che tra l’altro non può essere il Demanio, bensì il Reparto Infrastrutture di Torino. Secondo: Il Comune aveva il dovere di chiedere la visione di tale progetto. Terzo: anche se l’area non era ancora stata consegnata ufficialmente al Comune, l’amministrazione avrebbe potuto, anzi direi dovuto, prendere subito in considerazione il danno economico che sarebbe derivato dagli abbattimenti. In proposito, ci farebbe piacere conoscere l’entità del valore economico dei tanti alberi abbattuti. Non sarebbe stato meglio chiedere prima la consegna dell’area e poi provvedere direttamente al disboscamento che fosse stato necessario? Le casse del Comune non si sarebbero lamentate di certo… Quarto: perché tutta questa fretta degli abbattimenti? Gli alberi in questione erano lì da anni e anni. Tra l’altro i residenti vedono che si continua a tagliare: cosa che io ho segnalato al sindaco”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.