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06 Settembre 2018 - 15:15
La scuola materna Gianni Rodari verrà inaugurata sabato 8 settembre
Due sezioni e 48 bambini iscritti.
Ecco i numeri della scuola materna Gianni Rodari che verrà inaugurata sabato prossimo, 8 settembre all’interno del rinnovato plesso scolastico nato per ospitare l’asilo nido.
L’inaugurazione delle nuove sezioni è l’ultimo passo di un iter iniziato con il ridimensionamento della struttura di via Carlo Botta 8 , un Nido da 90 posti che negli ultimi anni risultava sovradimensionato rispetto alle effettive richieste. Oggi i posti per i più piccoli sono 53 e gli iscritti, un numero in continuo movimento legato alle esigenze delle famiglie, si aggira intorno ai 45 bambini sotto i 3 anni.
Le classi che vanno a comporre la scuola materna che verrà inaugurata sabato 8 settembre possono ospitare fino a 50 alunni: “Con 49 iscritti siamo già quasi al completo - commenta con soddisfazione il sindaco Sonia Cambursano -. Quello di via Botta è finalmente tornato ad essere un edificio funzionale, calibrato in base alle effettive esigenze della cittadinanza”.
I lavori di adeguamento della struttura sono costati circa 300mila euro: “Tutti soldi del Comune - sottolina il sindaco -. Si è trattato di lavori di consolidamento strutturale di un edificio che aveva ormai 40 anni. Sono stati, inoltre, svolti lavori di adeguamento delle norme antincendio e lavori di ottimizzazione degli spazi”.
Il sindaco Cambursano, però, pensa già al futuro: “Durante la ristrutturazione sono emersi i lavori che sarà necessario compiere nel futuro prossimo”.
Tra questi un intervento sull’impianto di riscaldamento, già calendarizzato dall’ammninistrazione. “In futuro sarà anche necessario rivedere i serramenti. Si tratta di un edificio molto finestrato. Appena le risorse ce lo consentiranno interverremo per migliorarne l’efficienza”.
Il nome del plesso scolastico, che è stato intitolato allo scrittore, pedagogista e paeta Gianni Rodari, è stato suggerito al Consiglio d’Istituto che lo ha approvato, dall’amministrazione comunale: “Ci piaceva molto come figura legata all’infanzia - spiega il sindaco - ci fa piacere che la scuola abbia recepito il nostro suggerimento. Adesso sarebbe bello pensare a delle decorazioni che possano abbellire la scuola ispirandosi alle belle storie scritte da Rodari”.
Il restyling della struttura di via Botta è solo l’ultimo intervento compiuto dall’amministrazione targata Cambursano in questi anni.
Il più grande è stato realizzato grazie agli oltre 700mila euro ottenuti con un bando regionale del 2014 che ha permesso di poter compiere un grosso intervento sulla mensa che prepara i circa mille pasti al giorno distribuiti in tutte le scuole tutte l’istituto comprensivo (comprese quelle di Scarmagno, Romano, Vialfrè, San Martino, Perosa Canavese e Mercenasco) e sul refettorio del pluriuso nel quale pranzano ogni giorno circa 500 alunni tra quelli delle elementari e medie di Strambino.
“Abbiamo partecipato ad un nuovo bando regionale con un progetto da un milione e 200mila euro che riguarda l’adeguamento strutturale delle scuole medie. Ci siamo classificati bene. Speriamo di entrare nella prima tranche dei finanziamenti disposti sul triennio”.
Edilizia scolastica e servizi all’infanzia sono stati tra le priorità dell’Amministrazione comunale in questi ultimi anni: “Effettivamente in questi cinque anni abbiamo investito tanto - commenta il sindaco Cambursano - era uno dei nostri focus e ci riteniamo soddisfatti per i risultati ottenuti. I lavori alla mensa, il parco giochi inclusivo (uno dei pochi del territorio) che permette l’accesso anche ai bimbi con disabilità, i parchi giochi delle frazioni, la riorganizzazione dell’asilo nido effettuata lo scorso anno e la creazione di due sezioni di scuola materna che partiranno a settembre, sono tutti grandi traguardi per noi. Riteniamo che tra i pochi servizi che un paese come Strambino è in grado di offrire, quelli scolastici siano i più importanti. Su questo abbiamo puntato tanto per dare un’offerta di livello. E’ l’unico modo in cui si può incentivare le giovani famiglie a scegliere di insediarsi in un paese come questo”.
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