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LIVORNO FERRARIS. A Castell’Apertole due studiosi di biologia salvano dall’estinzione le testuggini Emys

LIVORNO FERRARIS. A Castell’Apertole due studiosi di biologia salvano dall’estinzione le testuggini Emys

NATURALISTI Silvia Fiore e Riccardo Cavalcante con alcuni esemplari di Emys Orbicularis

Sabato 22 settembre, dalle 14 alle 19, sarà possibile scoprire cosa si fa al Centro Emys Piemonte,situato a due passi dal Babi, a Castell’Apertole, frazione di Livorno Ferraris.

Ideato dai giovani Riccardo Cavalcante di Livorno Ferraris e Silvia Fiore di Pezzana, già studenti alla facoltà di Scienze Naturali e Biologia all’Università, qui salvano dall’estinzione la Emys orbicularis, una rara razza di testuggine palustre. All’interno dello stabilimento, un grande capannone di 20 per 7 protetto da una rete, ci sono quattro vasche piene d’acqua e di piante che ricreano un habitat naturale adeguato alle tartarughe. Ognuna ha uno scopo preciso. Nella prima si trova il primo gruppo riproduttore, ovvero due tartarughe femmine ed un maschio; provengono tutte da siti diversi per evitare che animali provenienti dalla stessa famiglia si riproducano. Nella seconda vasca, il secondo gruppo riproduttore, nelle ultime due per i giovani da 1 a 2 anni e da 2 a 3 anni. Dopo due anni, le tartarughe vengono liberate in natura, in luoghi adatti alla loro sopravvivenza. Come l’area umida accanto al capannone o in zone del Parco del fiume Po.

Sabato 22 si parlerà di conservazione e biodiversità con alcuni invitati “speciali”. Emanuele Biggi,  naturalista genovese con un dottorato in Scienze Ambientali Marine. è fotografo di conservazione, attualmente unico membro italiano della International League of Conservation Photographers  e comunicatore scientifico, specializzato nello studio degli animali, soprattutto i più insoliti e meno conosciuti, come rane, ragni, insetti e lucertole. Da cinque stagioni conduttore assieme a Sveva Sagramola del celebre programma di ambiente e natura Geo. Parlerà di piccoli animali, formiche, ragni, rane, a volte minacciati dalle attività umane, ma fondamentali per la sopravvivenza dell’intero ecosistema. Poi sarà la volta di Ana Rodriguez Prieto, biologa e biochimica. Il suo ambito di ricerca è quello della tassonomia integrata. Analizzerà le differenze e i limiti tra le specie utilizzando caratteri morfologici e genetici. La giornata si concluderà con una  “merenda sinoira”.

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