AGGIORNAMENTI
Cerca
20 Luglio 2018 - 11:42
Loredana Fulginiti
“L’ho chiesto prima io!”.
Va da sé che l’aspetto più importante relativo all’installazione del tanto atteso impianto semaforico, posizionato pochi giorni fa nei pressi del sottopasso di via Novara, è che d’ora in avanti i volpianesi disporranno di un impianto di sicurezza in grado di ridurre drasticamente il pericolo per gli automobilisti. Un intervento che è stato oggetto di diversi dibattiti consiliari e che oggi acquisisce maggiore importanza, alla luce di quanto successo due settimane fa a Feletto, con la morte di un uomo dopo un violento nubifragio. E chi se ne importa se la proposta del semaforo è a tinte gialle, rosse, o verdi.
Importa eccome, invece, alla giunta ed ai consiglieri 5 Stelle Davide Raso e Loredana Fulginiti, che sui social mettono i “puntini sulle i”.
“È evidente che si è provveduto a posizionare il semaforo in seguito alla tragedia dei giorni scorsi a Feletto – hanno scritto su Facebook i 5 Stelle -. Il 22.03.2018 questo Gruppo Consiliare infatti ha presentato in Consiglio Comunale una interrogazione avente come oggetto proprio la mancanza di sistemi di sicurezza (segnaletica verticale e semaforo avvertimento) del sottopasso in oggetto e chiedendone la sistemazione. A risposta dell’interrogazione il Vice-Sindaco ha comunicato che già nel 2016 era stato dato indirizzo all’ufficio competente di provvedere all’installazione del semaforo, ma l’unico documento presente agli atti è un preventivo di spesa datato 19.03.2018 (appena 3 giorni prima della nostra interrogazione). Il 14.05.2018 viene finalmente deciso di provvedere all’installazione di idoneo impianto semaforico presso il sottopasso veicolare di via Novara, al fine di impedire l’accesso al sottopasso ai veicoli in caso di malfunzionamento dell’impianto di aspirazione. Sono passati quindi quasi due mesi dall’approvazione della spesa all’installazione del semaforo, un lasso di tempo probabilmente troppo elevato per la pericolosità dell’area”.
Nella parte finale del comunicato i pentastellati smorzano i toni, ma nemmeno troppo.
“Non interessa al Gruppo Consiliare del Movimento 5 stelle di Volpiano prendersi alcun merito per la messa in sicurezza del sottopasso di via Novara, fa parte della nostra attività consiliare controllare, verificare e proporre possibili soluzioni che non sempre trovano nell’Amministrazione Comunale di Volpiano un favorevole interlocutore. In questo caso specifico vogliamo però ringraziare l’Assessore e gli uffici competenti per aver accolto la nostra istanza ed essersi adoperati per metterla in atto. Ci preme però sottolineare come sia importante, da parte di tutti, lavorare con maggiore solerzia e celerità per le questioni che riguardano la sicurezza e la salute dei volpianesi, senza aspettare eventi esterni che ci facciano aprire gli occhi sui reali pericoli che si possono correre”.
Il vice sindaco Andrea Cisotto, venuto a conoscenza del dibattito sui social, rivendica la paternità dell’opera. “È una cosa molto utile per la nostra comunità, visti gli eventi appena successi altrove - conclude -. Ne avevamo già discusso in consiglio comunale e avevo detto che era già stato dato indirizzo agli uffici quando erano state cambiate le pompe dell’acqua. Gli uffici si sono adoperati per recuperare i fondi, adesso l’opera c’è”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.