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SETTIMO. Son 103 anni: Angelo è il nonno della nostra città

SETTIMO. Son 103 anni: Angelo è il nonno della nostra città

Cento di questi giorni. E’ la frase più utilizzata nelle feste di compleanno. Ma c’è anche chi di giorni così ne ha visti 103. E’ l’età di Angelo Franceschin, il nonno della città di Settimo, nato il 12 luglio 1915. E’ il più anziano della città ed è uno dei più longevi del Piemonte. Domenica 15 luglio ha soffiato sulle candeline con tutta la sua famiglia: i figli Renato e Gianni, con la nuora Danila e i nipoti Marta con Alessandro, e Paolo con Gabriella. Renato e Marta sono contitolari dell’enoteca “La Favorita”, in via Cavour, un’attività in cui la passione per il buon vino trova d’accordo anche nonno Angelo.

Nato a Zoppè di San Vendemmiano, in provincia di Treviso, Angelo è stato chiamato alle armi nel 1940. E’ ritornato sano e salvo a casa, dopo due anni trascorsi nei campi di prigionia a Kleimunchen, in Austria, dal 1943 al 1945. Faceva parte del corpo di guardia per mantenere il territorio conquistato dalla Divisione Alpina Giulia. Dopo l’armistizio di Badoglio, scelse di essere fedele all’Italia. Insieme ad altri centinaia di commilitoni, fu scortato dai tedeschi per oltre 30 chilometri al giorno fino ad arrivare a Florina in Serbia. Si mangiava poco e male: minestroni annacquati, responsabili di brutte dissenterie. Fu sfiorato dalle bombe quando era nel campo di prigionia. Durante un raid aereo, Angelo, invece di scappare nei rifugi sotterranei, si nascose in un armadietto. Una bomba cadde lì vicino, scoperchiando la sua baracca. Restò in piedi soltanto il suo armadietto: attorno, c’erano soltanto travi e macerie fumanti. Tornò finalmente a casa il 25 gennaio 1945, a Vendemmiano, a piedi o con mezzi di fortuna, sfidando la neve e le temperature sotto zero. Si sposò con Lorenzina, nel 1948 e raggiunse Settimo un anno dopo. Ebbe la croce al merito nel 1967, senza ricevere alcun risarcimento da parte della Germania. E adesso siamo ancora qui: dopo aver brindato con figli e nipoti, li ha salutati dicendo “Tranquilli: non sono vecchio, ho solo tanti anni”. Proprio così. Buon compleanno nonno Angelo!

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