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VOLPIANO. Tra il dire e il fare... c’è chi fa niente e c’è chi fa male!

VOLPIANO. Tra il dire e il fare... c’è chi fa niente e c’è chi fa male!

In risposta a ridicole, anche se vorrei definire “preoccupanti”, affermazioni di una collega di consiglio, parto con un titolo che la dice lunga sul tenore della mia rubrichetta di questa settimana. Sono mancata per 2 settimane all’appuntamento per i motivi più disparati, le giustificazioni sono più per il redattore che non per i lettori che immagino non si saranno disperati per la mia assenza tra le colonne della testata. Prima di tutto devo dire che il lavoro non mi permette certo di avere grossi spazi di manovra ed in seconda battuta poi il fatto che mi si siano affollati molti argomenti tanto dal non sapere di quale trattare nello spazio che mi viene qui offerto.

La scelta però, dato il mio “caratteraccio”, è  ricaduta su una breve riflessione dopo aver letto  altrui asserzioni e non aver saputo resistere nel commentare.  So di dare importanza e rilievo a persone e fatti che non meriterebbero attenzione ma non sono in grado di soprassedere.

Ho visto affermare con giubilo che si può intendere come vittoria politica il sodalizio tra due forze che si “contrappongono” sui banchi di consiglio che collaborano alla riuscita di una festa di paese perché è da intendersi come servizio al cittadino. Possibile mai intendere la somministrazione di bevande e vivande come una forma di volontariato e servizio alla comunità in un contesto certamente non di disagio e necessità?

Un mero tentativo di mettersi in mostra per rifarsi un identità sul territorio descritta come una forma di aiuto umanitario con esaltazione inoltre di un legame con l’amministrazione che era stato di recente motivo di contestazione nell’ultima seduta del “parlamentino” durante le votazioni per il cda di una struttura educativa paritaria.

È possibile mai esaltare questo sodalizio proprio nel momento in cui in quel consiglio sono state fatte affermazioni fortissime contro le minoranze nell’assoluto diniego di forme collaborative e di rispetto dei ruoli? Come si può trattare argomenti importanti e tematiche di reale interesse comune quando si vive con tanta superficialità la vita politica e le sue ricadute sulla comunità?

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