Cerca

CHIVASSO. Negozi aperti la domenica oppure no?

CHIVASSO. Negozi aperti la domenica oppure no?

Comune di Chivasso

Negozi aperti alla domenica oppure no? È uno dei tormentoni estivi che, altrettanto naturalmente,  si è trasferito sui social dove, naturalmente, ha subito assunto i toni di scontro politico tra sostenitori ed oppositori del nuovo governo. Convinti attivisti di sinistra si sono trasformati in accesi liberisti, ed appassionati discepoli di Adam Smith hanno abbracciato i diritti dei lavoratori.

Mutandae mutandis oppure, per dirla più semplicemente, ogni tanto il mondo gira al contrario. Basterebbe ricordarsene e forse saremmo tutti più tolleranti… Ma torniamo al problema. I tifosi della saracinesca abbassata si dividono sostanzialmente in due gruppi. Il primo schieramento fonda la propria opinione sul diritto dei lavoratori di non lavorare di domenica. Sui social si muovono in ordine sparso, cercano consensi individuali e, di tanto in tanto, condividono qualche comunicato dei sindacati che, pare, esistano ancora. Il secondo gruppo, invece, è più organizzato.

In genere si coalizzano intorno a post che mostrano bucoliche immagini di affollati pic nic anni settanta, con il commento che una volta alla domenica ci si divertiva mentre oggi no. Al netto delle opinioni politiche (confuse), nessuno vuole negare i diritti dei lavoratori, ci mancherebbe, però va subito premesso che le aperture festive poggiano su turni che, tra l’altro, coinvolgono tantissime categorie di lavoratori e non solo quelli dei centri commerciali.

Penso ai ferrovieri, ai lavoratori degli aeroporti, agli autisti dei mezzi pubblici, a coloro che operano nel campo della pubblica sicurezza, agli agricoltori, e poi ancora ai medici, agli infermieri. Perché di loro non si preoccupa nessuno e dei lavoratori dei centri commerciali si? E quelli che lavorano di notte? Non sarebbe un loro diritto dormire e mangiare come tutti gli esseri umani?  Poi c’è l’implicazione etica della festività che andrebbe tutelata ad agio dei rapporti familiari. Ma che cavolo c’entra?

Se decido di portare la famiglia ad un outlet una domenica pomeriggio, sono forse un padre peggiore di uno che se ne sta sdraiato sul divano a guardare l’ennesima partita di calcio, mentre i figli giocano alla play station e la moglie guarda il televisore in cucina? Voglio dire, siamo davvero sicuri che siano stati i negozi aperti la domenica a distruggere l’unità familiare? Battute a parte, mi sembra che dietro la volontà di chiudere i negozi alla domenica ci sia il tentativo, molto maldestro, di difendere il piccolo commercio dalla grande distribuzione. Ora, assunto che se mi impediscono di andare a fare la spesa la domenica pomeriggio al supermercato ci andrò il giorno successivo, credo che la tutela sacrosanta del piccolo commercio passi per altri canali. Primo fra tutti gli orari di apertura. Guardate Chivasso. In questo periodo estivo, nelle serate del fine settimana, l’isola pedonale è finalmente piena di persone che passeggiano. Ma allora non sarebbe meglio per un commerciante tenere aperto di sera, anziché nei roventi pomeriggi estivi durante i quali nemmeno Giovanni Scinica in campagna elettorale oserebbe avventurarsi in via Torino? È esattamente quello che succede nelle località turistiche dove i piccoli commercianti campano proprio lavorando di domenica e durante le festività. E pensate poi che cosa potrebbe succedere se in via Torino vi fosse animazione o musica. Non sarebbe forse una buona opportunità tenere aperto il proprio esercizio commerciale, sfruttando il passaggio di centinaia e centinaia di potenziali clienti? Risposta scontata. Chiudo con una nota personale. L’altra notte ho avuto un incubo. Ho sognato che un non ben definito presidente del consiglio annunciava in televisione che, dopo essere riuscito a far rispettare il terzo comandamento (Ricordati di santificare le feste) chiudendo i negozi alla domenica, si sarebbe ora dedicato a far osservare il nono, pena il carcere: non desiderare la donna d’altri. Mi sono sentito perso!!

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori