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04 Luglio 2018 - 14:04
E’ arrivato ormai alla quarta edizione l’’Isonzofront’, la visita guidata ideata e condotta da Elisa Benedetto e Fabrizio Dassano, che, come ogni anno, si propone di ripercorrere i luoghi che hanno segnato la Grande Guerra.
Diretto a tutti e, nello specifico, alle associazioni, quest’anno il progetto ha coinvolto il gruppo della Giovane Montagna di Ivrea in un intenso programma di quattro giorni, conclusosi il 26 giugno scorso. Cominciato con la visita del più grande e tragico campo di Battaglia sul fronte italiano della Prima Guerra Mondiale, la Valle del fiume Isonzo (oggi in Slovenia), la visita è continuata con la suggestiva camminata lungo le trincee delle III linea difensiva italiana del Kolovrat, ora trasformata in un museo a cielo aperto.
Si è quindi proseguiti con la tappa cruciale di Caporetto, anch’esso divenuto un comune sloveno (Kobarid), nonché con la visita della conca di Plezzo nel punto dove, alle due del mattino del 24 ottobre 1917, iniziò l’offensiva austro-ungarica con l’attacco dei gas.
Non meno importante, la fermata a Gorizia, la visita al Sacrario di Oslavia e la salita al Monte Sabotino con la suggestiva marcia di trekking sulla cresta della montagna.
Ecco riassunte alcune delle tappe salienti del percorso che, come spiega Fabrizio Dassano “ha posto e continua a porre l’attenzione sui campi di battaglia dove morirono più di 600 000 italiani”. “Questi luoghi, insieme ai musei”, continua, “costituiscono una forte testimonianza emozionale oltre che storica, poiché toccano nel profondo ognuno di noi”.
I due ambiziosi curatori del progetto, grandi appassionati della Grande Guerra, non si sono però fermati qui, anzi: sono ben due gli appuntamenti che hanno in programma per quest’estate e per l’autunno.
Il primo è quello del 15 luglio, in occasione del quale a Nago (in provincia di Trento) verrà proiettato il documentario scritto da loro e realizzato dal regista Roberto Gillone, sul giovane Mario Rasario, un caduto della Prima Guerra Mondiale. Il ragazzo, morto all’età di 23 anni a Dirimpetto di Riva del Garda, era un ex studente del Liceo Carlo Botta di Ivrea.
Il secondo evento, invece, che vedrà la collaborazione della associazioni culturali ‘I Luoghi e la Storia’ e ‘Artev’, avrà come protagonista la mostra ‘L’ultimo fronte: 1918-2018. La memoria materiale e immateriale della Grande Guerra’. L’esposizione, già avvenuta nel 2016, si terrà nel comune di Azeglio dal 15 ottobre al 15 novembre e riproporrà il materiale della scorsa edizione ampliandolo, grazie ai preziosi prestiti forniti dai numerosi collezionisti.
In questa speciale occasione, Azeglio ospiterà anche, il 3 e il 4 novembre, un convegno di studi internazionale intitolato ‘La conservazione della memoria lontano dai campi di battaglia’.
Documentari, mostre, convegni oltre alle visite sui campi di battaglia e nelle trincee: tutto ciò confluisce in unico grande progetto che, come spiega Dassano “ha come obiettivo ultimo quello di creare un centro studi e un museo delle memorie canavesane sulla Grande Guerra”.
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