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21 Giugno 2018 - 16:11
La nuova struttura sanitaria di corso Machiavelli a Venaria sarà consegnata alla città del tutto operativa alla fine del 2019.
“Nessun ritardo sulla tabella di marcia”, come ha voluto precisare venerdì sera il sindaco Roberto Falcone nel corso del suo intervento al centro Bonino in occasione della serata organizzata dal Meetup del Movimento 5 Stelle, più precisamente dai due organizer, Maria Piera Gennaro e Roberto Barcellona, e che ha visto la partecipazione di oltre una sessantina di persone, tutte intente ad ascoltare “le ultime” da parte del sindaco, del consigliere regionale Davide Bono, del presidente del consiglio comunale Andrea Accorsi e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Roccasalva.
Obiettivo della serata era “informare i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori del nuovo Poliambulatorio di Venaria attualmente in costruzione”, spiega Barcellona.
Falcone nel suo intervento ha anche spiegato e rasserenato gli animi sul famoso milione e mezzo per i parcheggi e la viabilità del presidio: “Il mutuo è stato acceso e i soldi ci sono. Tutte le opere di nostra competenza saranno realizzate. Abbiamo provato a proporre un progetto migliorativo ma Regione e Società di Committenza Regionale hanno deciso che quello ‘storico’ andava bene e ora lo porteremo in Giunta per l’approvazione. Faremo partire la gara di appalto entro l’anno, con 5-6 mesi di lavoro effettivo. Tutto in rigorosa linea con il cronoprogramma. In primavera verranno posizionati gli arredi e la struttura sarà in esercizio da fine 2019, quando dovrebbe esserci il taglio del nastro vero e proprio”.
Intanto proseguono gli incontri con la direzione generale dell’Asl TO3 da parte di Falcone e Nozzetti, mirati a garantire tutti i servizi dell’attuale ospedale fino a quando non sarà consegnata la nuova struttura.
Il sindaco ha poi fatto accenno all’ambulatorio di oncologia, che da Venaria verrà spostato a Rivoli: “Sarà creato un ambulatorio all’avanguardia”, ha precisato.
Poi sarà tempo dell’azione di riordino di tutti gli immobili presenti sul territorio ora a vocazione sanitaria. Come il Sert di via Silva, il Csm di piazza Costituente, lo stesso ospedale di piazza Annunziata e la palazzina di via Zanellato: “Dobbiamo capire cosa vorrà tenere attivo l’Asl To3 in queste strutture. Poi a quel punto, magari dopo qualche trasloco per razionalizzare le strutture, cercheremo di individuare nuovi servizi da inserire in quelle non più in funzione. Come anche la ex Casa Protetta”.
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