AGGIORNAMENTI
Cerca
19 Giugno 2018 - 16:48
Marco Sciretti, assessore di Volpiano
Largo ai giovani... Io in teoria sono in ballo da quasi 20 anni e quindi qualcuno si sarà quasi stufato di vedere questa 42enne che sbraita e in alcuni incontri ha agitato fogli e braccia quasi a sembrare le si potessero staccare da un momento all’altro (questo aneddoto mi è stato ricordato per lungo tempo dopo quel confronto tra candidati sindaci nella primavera del 2011 quando candidata per la “defunta” Lega mi scontrai con Coral sul suo fantomatico progetto di trasformare l’ENI in Volpianland...mi scaldai parecchio con i documenti alla mano...ma questa è un’altra storia!!!!!).
Ma vogliamo parlare dei giovani virgulti di questa “vecchia” Amministrazione. Avevo, come già ribadito spesse volte, addirittura nutrito qualche speranza che l’inserimento di diverse “nuove leve” potesse portare al Paese una ventata di novità e freschezza e invece se possibile l’odore di stantio è ancora più forte. Supponenza e arroganza in alcuni casi mera impreparazione e disinteresse dall’altra, nella seconda ipotesi almeno le persone tacciono.
La scorsa settimana il nostro Assessore al Commercio Marco Sciretti ha definito la minoranza “superficiale”? Bene la risposta sulla sua inadeguatezza al ruolo assunto è sotto gli occhi di tutti penso e non solo di chi di commercio si occupa ma anche dell’utente, del semplice cittadino che non deve essere laureato in economia per capire ascoltandolo che ogni sua esposizione sull’argomento è priva di contenuti. Se oggi il Nostro si fosse fatto un giro per il Paese come la sottoscritta verso le 12.00 si sarebbe reso conto che era una “desolazione” mentre avesse fatto due passi in alcuni centri limitrofi avrebbe visto un “minimo” di vitalita’.
Tutto questo lungo preludio, non scevro di ctitiche e polemiche, quasi prolisso come quelli del primo cittadino per arrivare ad un tema che ci accompagnerà ancora per un po’: il mercato. In alcuni paesi e cittadine vicine si svolgono mercati più o meno estesi del nostro, la differenza sostanziale è che sono distribuiti in modo da coinvolgere attivamente il centro cittadino e in alcuni casi piazze adibite al commercio ambulante. L’area mercatale inaugurata da noi lo scorso 2 giugno è la rappresentazione della netta inconsapevolezza di un’evoluzione più involuzione forse di un settore commerciale che va seguito e incentivato nell’interesse anche del commercio in pianta stabile e della vivacità commerciale e sociale del Paese o della cittadina che lo ospita. Questo non lo dice solo “la rompi della Camoletto”...se uno si fosse interessato bastava chiederlo a chi in questi settori opera e avere il coraggio di fare una bella sterzata sulla rotta dei programmi asfittici trascinati da anni ormai antistorici e obsoleti. Ed ecco lì venir meno quella necessità di una visione “nuova” “aperta” culturalmente “fresca” e liberale assolutamente in controtendenza ai vecchi schemi provinciali.
E vogliamo parlare di chi si presenta in Consiglio leggendo a menadito un “compitino” scrittogli da qualcun’altro che si impapera se le si fa una domanda di troppo e si infervora se le si dice che forse non padroneggia bene l’argomento che si può smentire in poche battute o con due scatti fatti casualmente passando davanti ad un parco scolastico?
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.