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CUORGNE'. Un Torneo di Maggio bagnato e fortunato

CUORGNE'. Un Torneo di Maggio bagnato e fortunato

Protagonisti e figuranti dell’edizione 2018 del Torneo di Maggio (Foto Idea Cuorgnè)

Si sono aperte sabato 12 maggio le manifestazioni legate al Torneo di Maggio, che proseguiranno nei prossimi giorni per trovare il loro culmine nel fine settimana: sabato 19 con l’arrivo di Re Arduino e della sua armata, domenica con il torneo equestre.

La sera di sabato 12, accompagnati dai gruppi dei Borghi con i loro tamburi e dal suono delle trombe, i Reali del 2018 si sono presentati al pubblico. Sono Lorenzo Blasina ed Alessandra Bellino: indubbiamente una coppia ben assortita, di ottimo aspetto e molto sorridenti malgrado tutta l’acqua che si sono dovuti sorbire.  In leggero anticipo sull’ora prevista (forse proprio perché era cominciato  a piovere) il Re Arduino e la  Regina Berta del 2018 hanno fatto la loro comparsa sulla soglia del Teatro Comunale che, terminata la prima parte dei restauri, è tornato ad essere il punto di partenza della manifestazione, offrendo un’adeguata cornice per il suo solenne inizio. Non che ci sia un qualche rapporto stilistico o storico fra l’edificio e l’epoca in cui è ambientato il Torneo ma concettualmente un rapporto c’è, trattandosi di un luogo destinato ad ospitare spettacoli. Del resto una costruzione dell’Anno Mille sarebbe impossibile trovarla…

I sovrani, con  in capo la corona ma ancora senza il manto, che sarebbe stato loro consegnato durante la  cerimonia programmata di lì a poco, hanno attraversato Piazza Boetto per poi percorrere Via Arduino in direzione di Piazza Martiri della Libertà, dov’era stato allestito il palco destinato ad ospitare la cerimonia d’investitura, addobbato con gli stendardi dei 7 borghi cuorgnatesi. Dopo l’omaggio delle ex-Regine e degli ex-Re, sul palco sono saliti il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto e la vicepresidente della Pro Loco Nadia D’Oria, ai quali si sono aggiunti il conte Luis Roberto Lorenzago di San Martino ed i suoi famigliari. Il conte è stato presentato al pubblico: è anche “marchese d’Ivrea, principe del Canavese e signore di Loranzè ed è un discendente di Re Arduino”. Vive in Brasile, dove la sua famiglia emigrò nel XIX secolo, è avvocato e titolare di un’azienda agricola che produce canna da zucchero e vini ma, dal 4 marzo di quest’anno, è anche deputato al  Parlamento italiano, eletto per la Lega nella circoscrizione dell’America Meridionale. 

Intanto aveva smesso di piovere e la Gara dei Tamburi si è potuta svolgere senza problemi anche se, terminata la pioggia, ora era il freddo  a farsi sentire.

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