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19 Aprile 2018 - 12:19
Soci e simpatizzanti del Nucleo UNUCI di Ivrea hanno visitato giovedì scorso il Museo Nazionale di Artiglieria di Torino, ospitato dal 2008 (in attesa che siano terminati i lavori di restauro della Cittadella, sua sede storica) nella Caserma “Amione” in Corso Lecce 10 a Torino.
L’edificio, il cui esterno è in stile Liberty, fu costruito negli anni 1912-13 come sede della “Società Ceirano Automobili Torino” poi confluita nella FIAT).
Vi si trova anche l’Ufficio Tecnico Territoriale e degli Armamenti dell’Esercito.
E’ riconosciuto tra i principali musei di storia e tecnologia militare del mondo, infatti è la prima istituzione europea del genere e il più antico museo di Torino, fondato presso il Regio Arsenale da Carlo Emanuele III nel 1731 ad uso dei giovani artiglieri della Scuola teorica istituita da Ignazio Bertola, poi istituito anche come museo nel 1842 sotto gli auspici di re Carlo Alberto e raccoglie oggi 12.000 pezzi suddivisi in 17 fondi e si è arricchito nel tempo di pezzi di artiglieria dal Medioevo ad oggi, di piccoli e grandi calibri di armi bianche, di reperti iconografici (stampe e ritratti), modellini in scala, mitragliatrici etc. I visitatori sono stati accolti dal Tenente Colonnello Michele Corrado, mentre le caratteristiche dei pezzi esposti sono state illustrate dall’ingegner Roberto Bisone che ha abilmente condensato in due ore una spiegazione che - ha detto - richiederebbe una settimana e ha illustrato sia la storia delle tecniche di fabbricazione dei pezzi di artiglieria, con particolare riferimento all’evoluzione dei materiali, che le successive modifiche all’utilizzo delle armi pesanti e di quelle portatili, secondo criteri e strategie via via diversi nelle varie epoche.
Non sono stati tralasciati neppure i fondamentali cambiamenti che l’evoluzione dell’artiglieria ha comportato nei sistemi di realizzazione delle cinte murarie difensive delle città. La giornata si è conclusa con un pranzo della sede del Circolo Ufficiali di Corso Vinzaglio.
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