AGGIORNAMENTI
Cerca
18 Aprile 2018 - 12:04
Ma voi ve lo immaginate un tempio buddista a Settimo? Non un qualunque tempio buddista ma il più grande e mastodontico d’Europa. Questo volta non è una boutade ed il tempio, con tanto di disegno, annessi e connessi, se lo è immaginato l’associazione dei buddisti cinesi che ha preso carta penna, riga e righello, ha impacchettato tutto e ha mandato la richiesta all’amministrazione comunale.
Solo lunedì sera (sul tardi, sigh) si è concretizzata (ed è pure stata protocollata) una richiesta per la costruzione del più grande tempio Baojing d’Europa.
Sorgerebbe su una superficie di almeno 40 mila metri quadri, ancora da individuare. A Settimo Torinese non foss’altro che la città è ben servita dalla tangenziale e dall’autostrada. A richiedere un incontro all’Amministrazione comunale è il legale rappresentante dell’Associazione buddista che peraltro ha già anche inviato un primo studio di fattibilità.
“Si richiede un appuntamento - scrive il professionista che ha curato il progetto - in data da concordarsi, alla presenza del legale dell’associazione Buddista allo scopo di verificare la fattività dell’intervento e per chiarire al meglio sia le loro esigenze che il relativo impatto che ne deriverebbe sul territorio cittadino”.
Insomma, tutto vero e scritto nero su bianco. E a questo punto i tutti i discorsi sui trasporti da e per il tempio, immaginati scherzosamente per la finta moschea, potrebbero immediatamente tornare d’attualità. Ce lo vediamo già l’assessore ai trasporti Nino Daniel a progettare navette con direzione “Tempio Baojing di Settimo”. E perché no? Magari anche la segnaletica scritta in cinese per rendere più accogliente la visita dei pellegrini asiatici.
“Negli ultimi tempi – dice l’Associazione – è cresciuta anche la necessità di una vita spirituale e sono sempre di più coloro che vivono la religione in maniera consapevole, traendone beneficio”.
L’associazione spiega che, insieme alle numerosi attrazioni già presenti sul suolo torinese, la costruzione del tempio non potrebbe che incrementare i flussi turistici.
“Si stima che il flusso annuale - scrivono nel documento inviato al comune - di viaggiatori raggiungerà gli oltre 20 milioni di persone. Un numero così elevato di turisti puo’ offrire al settore turistico locale torinese un’opportunità di sviluppo prosperosa che potrà gradualmente rendere l’industria del turismo un nuovo pilastro nel settore dei servizi e ciò apporterà un notevole sviluppo economico, sociale e culturale. In altre parole, lo sviluppo del turismo avrà un effetto trainante su tutti gli altri settori”.
Giusto per dare dei numeri, i buddisti in Europa sono circa un milione. La comunità gode di un forte sostegno da parte dell’associazione buddista cinese della provincia dello Zhejiang.
La realizzazione del tempio Baojing renderebbe Settimo Torinese una vera e propria meta turistica e garantirebbe un flusso costante di visitatori e turisti che la inserirebbero tra le cose da vedere insieme alla Mole, alla Basilica di Superga, a Palazzo Reale, al Museo Egizio e alla Reggia di Venaria.
Insomma, naturalmente i buddisti la raccontano come la più grossa epopea della storia settimese, l’occasione per svoltare, il modo per rendere la cittadina a pochi chilometri da Torino ancora più appetibile per il turismo internazionale.
Una cosa è certa: se veramente qualcuno dovesse bussare in comune, soldi alla mano, pronto per acquisire un’area da 40 mila metri quadri i tappeti rossi e gli inchini sarebbero, come dire, il minimo.
Anche perché va bene tutto ma 40 mila metri quadri di terreno regalati per pregare il buon dio, no, quello proprio no.
Nessun problema per la politica. Il luogo? “Penso a Laguna Verde”
La notizia della possibile costruzione di un tempio buddista, in città, ha colto alla sprovvista buona parte degli attori della politica locale. Eppure, nessuno dei protagonisti ha mosso una critica, piuttosto, quasi tutti si sono detti pronti a discutere della cosa, tutti insieme, maggioranza e opposizione.
“Non ne abbiamo ancora parlato in giunta - spiega il sindaco Puppo - bisogna capire bene da chi arriva la richiesta ma non credo si tratti di una cosa negativa, anzi, potrebbe essere un’importante opportunità, vediamo, di certo ascolteremo i proponenti”.
Dello stesso avviso anche il capogruppo del Pd, Daniele Volpatto.
“Io mi affido alla costituzione che dice che tutti hanno piena libertà di professare il loro culto. Per ora siamo solo ad una richiesta di incontro, quando ne riparleremo meglio vedremo cosa fare. Da parte mia non ci sono problemi con nessuna religione”.
Anche per il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo Del Vago, la realizzazione di un tempio Baojing non rappresenterebbe un problema.
“Chiunque costruisca cose con propri soldi e nel rispetto della legalità è giusto che lo faccia. La multireligiosità, ormai, è diventata una cosa normale”.
Pino Palena, di Uniti per Settimo, invoca una discussione plurale sul tema, che coinvolga tutti. “Le richieste le possono fare tutti - spiega - ed è normale che sia così. L’amministrazione deve dibattere di una questione simile con tutta la politica, parlarne e sentire anche le minoranze”.
Il presidente del consiglio, Giancarlo Brino, attende, anche lui, il primo incontro con i proponenti.
“Ho sentito della richiesta e credo che almeno un incontro si possa fare per vedere cosa hanno da dirci, sentire le loro proposte”. La butta sul ridere, invece, il capogruppo di Forza Italia, Felice Scavone.
“Tempio buddista cinese? A Settimo c’era un ristorante cinese ma alla fine ha chiuso. Non so, se ne può anche parlare. Ma un’area da 40 mila metri quadri dov’è a Settimo? L’unica zona che mi viene in mente è Laguna Verde, d’altronde io l’avevo detto gli unici che avrebbero potuto costruire in quella zona sarebbero stati i cinesi”.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.