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11 Aprile 2018 - 11:07
C’è chi invece che scartare l’uovo di Pasqua preferisce occupare uno spazio privato, mettere la musica a tutto volume per due giorni e festeggiare così la “santa” pasqua e pure pasquetta. Questo quanto hanno pensato di fare i circa 1500 giovani che a partire dalla mattina di domenica primo aprile si sono intrufolati nell’ex stabilimento della Pirelli di Settimo e hanno dato vita ad un vero e proprio rave party. I primi sono arrivati già nella notte tra il 31 e il 1 aprile occupando i capannoni dell’ex fabbrica. La musica a volume fortissimo, nella notte, ha creato non pochi malumori in tutta la città e il centralino del 112 è stato preso d’assalto da cittadini che non riuscivano a dormire. Rumori che hanno scatenato le proteste dei cittadini per una musica che ha tenuto svegli buona parte del centro cittadino. E il comune? E le forze dell’ordine? Hanno controllato tutto da lontano, così spiega il sindaco Fabrizio Puppo.
“Non c’era nessuna alternativa - spiega il sindaco Puppo - anche se avessimo chiamato l’esercito e sgomberato dove le metti poi duemila persone? Ci stiamo attivando per prevenire, per evitare che ricapiti, stiamo scrivendo ai proprietari dell’area per chiedere loro di mettere dei blocchi ai varchi per impedire alla gente di entrare nell’ex fabbrica. Una volta che sono dentro diventano gestibili solo in quel modo, non c’è altra scelta. Se le sgomberi hai mille persone incazzate, dove le porti? Hai mille persone che una volta fuori di lì possono fare qualunque cosa”.
La mancata azione del comune ha riscontrato critiche molto forti da una parte dell’opposizione, in primis il consigliere di Forza Italia, Felice Scavone.
“Com’è possibile? Lì siamo in città, non siamo in mezzo ai campi, di fronte ad una roba simile l’amministrazione dovrebbe intervenire immediatamente, potevano chiamare anche l’esercito per sgomberare, non è possibile una situazione simile”.
Dello stesso avviso anche la consigliera di Uniti per Settimo, Franca Levato.
“A Settimo ormai accade di tutto, non si può lasciare la città abbandonata, qui c’è di mezzo la sicurezza e la tutela della città tocca al comune che sarebbe dovuto certamente intervenire. Se non si rispettano le regole gli spazi devono essere sgomberati, non si può fare diversamente”.
Più sfumato e comprensivo il pensiero del capogruppo Massimo Del Vago.
“Forse va bene così perché non è successo nulla, forse i rave party andrebbero fatti in maniera legale e non così. Di certo la situazione lascia un po’ a desiderare, va a sempre a finire che il prepotente o i prepotenti di turno hanno il diritto di non rispettare la legge. È ovvio che le forze dell’ordine potessero fare poco di fronte a più di 1500 persone ma il rispetto della legalità è un tema importante altrimenti finisce che alla fine pagano sempre gli stessi”.Edicola digitale
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