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CHIAVERANO. La “sicurezza” costa troppo Saltano i festival dell’estate

CHIAVERANO. La “sicurezza” costa troppo Saltano i festival dell’estate

Niente festival degli artisti di strada, niente weekend dedicato alla musica indipendente.

E’ l’ “effetto piazza San Carlo”, o meglio è il risultato della circolare Gabrielli che impone, da fine maggio, stringenti misure di sicurezza per l’organizzazione di eventi all’aperto in tutta Italia. Garantiscono di vivere la manifestazione in tutta pace e tranquillità da un lato, ma hanno costi e tempi burocratrici che non tutti possono permettersi.

Almeno, non il Comune di Chiaverano. Dopo che già a gennaio era stato costretto a cancellare la tradizionale battaglia dei tomini in programma a Carnevale, per motivi economici è obbligato a far saltare anche “Chapeau” e “A Night Like This”, le manifestazioni dedicate ai giovani, all’arte ed alla musica indipendente che ogni anno, agli inizi di giugno e  nella terza settimana di luglio, attirano più di tremila persone.

L’annuncio è arrivato dallo stesso sindaco Maurizio Fiorentini al rientro dalle feste di Pasqua. Condivide la scelta di mettere in sicurezza le manifestazioni, un po’ meno il fatto che le misure usate siano le stesse delle grandi città.

Le norme di sicurezza - sostiene il sindaco -, portano ad un aggravio di costi e di obblighi organizzativi che il Comune e gli organizzatori delle manifestazioni non rescono a sostenere”.

Lamenta che “non è possibile che un Comune come Chiaverano abbia lo stesso piano di sicurezza di Torino”.

Che senso ha - si chiede - blindare tutto il paese e posare barriere ovunque per una manifestazione tranquilla?”.

Già l’anno scorso le difficoltà non erano state poche. “A Night Like This” si era svolta subito dopo la tragedia di piazza San Carlo, che aveva causato un morto e 1526 feriti, ed il Comune, dopo aver stanziato sette mila euro, ne aveva dovuti tirare fuori con urgenza altri 4 mila per rispettare le norme sulla sicurezza. Ma quest’anno è diverso.

Quello che costa - aggiunge Fiorentini - è la stesura dei piani, è stampare tutte quelle pagine che verranno chiuse in un armadio”. Cosa che fa benissimo pensare che si potrebbe benissimo conservare tutto su un computer.

In ogni caso, la cancellazione del festival degli artisti di strada  “Chapeau” e del festival delle arti e della musica indipendente “A Night Like This” non durerà per sempre.

Ci prenderemo quest’anno per valutare cone meglio organizzarle, nel rispetto delle norme di sicurezza, per il prossimo anno”.

Diversa è invece la visione dei creatori di “A Night Like This”.

Considerano l’anno di stop forzato un po’ come un anno sabbatico in cui riflettere ai miglioramenti da fare. Certo, l’intera organizzazione ha un costo che oscilla tra i 70 e gli 80 mila euro, i contributi sono pochi e bisogna cercare di far quadrare i conti con gli sponsor ma non è stato questo a fermare i curatori. Anzi.

Dopo 6 fantastiche edizioni - scrivono infatti in un comunicato stampa -, il festival ha voglia di rinnovarsi per crescere e diventare ancora più speciale.Per fare questo, adesso ci prendiamo una piccola pausa e vi diamo appuntamento all’estate 2019”.

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