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IVREA. La sinistra fa Harakiri! Anche Mdp non va col Pd

IVREA. La sinistra fa Harakiri! Anche Mdp non va col Pd

Luca Spitale

Piena fiducia al segretario cittadino Luca Spitale. Ebbene sì, martedì scorso, nella sede del Pd, si sono messi tutti ad applaudirlo. Lui ex balluriano, osannato soprattutto da chi fino a prima delle “primarie” e del congresso poteva considerarsi -  anzi era - un nemico dichiarato. Vecchie storie. Acqua passata. E qui, in via Gariglietti, sono in tanti a voler cancellare con il bianchetto tutto quel che di “brutto” si è consumato in questi giorni e in questi mesi. Per questo si è provveduto a surrogare in fretta e furia gli 11 dimissionari del direttivo. Al loro posto entrano Pier Giuseppe Signorino, Elena Marlo, Paolo Dagasso, Maurizio Perinetti, Paolo Musso, Paolo Coda Negozio, Lionella Lovato, Laura Enrico, Alessia Caserio, Giuliana Daneo e Luciano Lenzetti. E nella stessa serata Andrea Benedino è stato eletto all’unanimità come presidente e si è costituita pure un nuova segreteria con Fabrizio Dulla, Paolo Bertolino, Marie Christine Giuliano e Gabriella Colosso. Tutto bene quel che finisce bene? Manco per idea. Appena lo han saputo gli altri, cioè i dimissionari, si sono messi a urlare così forte da non passare inosservati. “Perchè non sono stati coinvolti gli iscritti? - si sono domandati con l’animo è di chi intende procurar battaglia come Mel Gibson nel film Braveheart - Così facendo la maggioranza uscita dal congresso non esiste più e a noi non pare una questione di poco conto....” E poi .... “E poi le surroghe al direttivo sono avvenute anche fuori dalle liste presentate dal congresso. Se il partito democratico fosse davvero democratico  - insistono - avrebbe dovuto informare gli iscritti, sia delle dimissioni che delle surroghe. Forse sono stati rispettati i commi del regolamento, certo non quelli della trasparenza...”. Insomma “è morto il Pd, viva il Pd”. Sì, però adesso, oltre all’Harakiri, che si fa? Tanto per cominciare si è costituita una delegazione con il compito di mettere in piedi una coalizione.  Sarà composta dal Segretario cittadino, dal candidato a Sindaco Maurizio Perinetti, dal neo Presidente  Andrea Benedino e dal capogruppo uscente Fabrizio Dulla. L’obbiettivo non fa una grinza: “Costruire un’ampia coalizione di forze che possa vedere, accanto al PD e alla Lista civica “Ivrea + Bella”, la presenza di una lista dei Moderati e di Liberi e Uguali...”. Pecccato che esistano dei seri problemi sia sui Moderati che su Liberi e Uguali, quest’ultimi rappresentati a Ivrea da Sinistra Italiana e da Mdp. Sui “Moderati” perchè il rappresentante in terra eporediese Massimiliano De Stefano, con i suo vecchi “compagni” di maggioranza, almeno a parole, non vorrebbe più avere niente a che fare. Con Liberi e Uguali non foss’altro che a questo giro, a Torino, si è deciso di non dare il simbolo a nessuna delle componenti presenti, anche considerando che gli esponenti di Sinistra Italiana correrrano con il candidato a sindaco Francesco Comotto. “Non potremo usare il simbolo di Liberi e uguali - conferma Franco Giorgio   - Bene! Noi di Mdp ci siamo riuniti e abbiamo comunque deciso di scendere in campo con una lista civica fortemente caratterizzata a sinistra. Andremo da soli e il nostro candidato a sindaco resta Patrizia Presbitero...”. Ricapitolando. Sinistra Italiana va con Comotto, Mdp va con Presbitero e infine nel Pd esiste una spaccatura che definire insanabile e dire poco. Mancava la ciliegina ed è arrivata puntuale come un orologio svizzero sul quotidiano on-line Lo Spiffero E’ di Mimmo Portas, leader piemontese dei Moderati. Ed è un disperato appello rivolto a Maurizio Perinetti e a Elisabetta Ballurio (che per inciso ha già deciso di andare con Alberto Tognoli, con Forza Italia e con la Lega). “Facciano un passo indietro i due contendenti delle primarie, - ha dichiarato - Troviamo tutti insieme un nome terzo in grado di far vincere la coalizione. Di vivere un’altra Pinerolo per colpa del Pd non ne ho voglia oltre al fatto che i miei non li tengo più”. E se non è questo un De-profundis diteci voi che cos’è...! Gli fa eco, in un comunicato, il segreterio provinciale del Pd Mimmo Carretta rammaricato per non essere riuscito a ricomporre la frattura, con ciò sottolineando che le ragioni stanno sempre a metà strada.
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