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27 Marzo 2018 - 10:41
Mario Traina
In tutta l’Asl To4 non si parla d’altro che dei concorso banditi nel maggio del 2016 dalla Direzione Generale per l’individuazione dei direttori di distretto.
Tanto per cominciare perchè i distretti sono cinque (Ciriè, Cuorgnè, Ivrea, Settimo e Chivasso-San Mauro Torinse) ma se ne sono portati avanti solo due.
Nel dicembre del 2017 quello vinto da Lavinia Mortoni per la direzione della struttura complessa di Cuorgnè e nel gennaio 2018 quell’altro che si è aggiudicato Paolina Di Bari per la struttura complessa di Ivrea.
Tutto regolare? Sicuramente sì, però c’è polemica non foss’altro che anche in questa occasione - e non è la prima volta - alla prova orale si è dato un valore più alto rispetto ai titoli e all’esperienza dei candidati che al massimo poteva “regalare” 40 punti su un totale di 100.
Morale? A Cuorgnè, la classifica, se ci si fosse basati solo sul curriculum avrebbe visto Lavinia Mortoni buona ultima con un punteggio di 28,5/sessantesimi, superata da Franco Valtorta con 37 e Paolina Di Bari con 33,2. Stessa cosa a Ivrea dove Paolina Di Bari sarebbe arrivata seconda in con 36,4 dietro a Mario Trioni con 37 ma davanti a Maria Luigia Spaccapietra con 34.
Inutile chiedersi che cosa li facciano a fare sti concorsi se poi tutto dipenderà dalle valutazioni soggettive. Tant’è!
Però c’è un sospetto, grande come una casa. Sia Lavinia Mortoni che Paolina Di Bari infatti fanno parte del consiglio direttivo della Card, la Confederazione Associazioni Regionali di Distretto di cui è membro, guarda caso, anche Mario Traina, direttore sanitario dell’Asl To4. Questa cosa ha influito sul risultato finale oppure no?
Secondo Mario Vitale sindacalista presso l’associazione nazionale medici ospedalieri, sarebbe tutto nella norma.
“Pur avendo un punteggio più basso - ci dice - è facoltà del direttore generale nominare eventualmente il secondo in graduatoria. E’ così dal 2009 con la riforma della pubblica amministrazione dell’allora Ministro Brunetta. Come sindacato prestiamo comunque molta attenzione”.
Cosa dice il direttore sanitario?
Quattro domande a Mario Traina direttore sanitario dell’Asl To4.
Dottor Mario Traina, come mai sono stati espletati solo due dei cinque bandi per direttore di distretto?
“Tre sono andati deserti perchè è difficile formare le commissioni giudicatrici. Devono essere composte da tre commissari tra cui uno nominato fuori Regione più un direttore sanitario”.
Era lei il presidente della commissione esaminatrice per l’assegnazione dei posti di Ivrea e Cuorgné?
No! Non ero io. La normativa entrata in vigore ne 2013 prevede che il presidente della commissione giudicatrice debba essere elettro tra i componenti e non deve essere il direttore sanitario.
Lei però fa parte del consiglio direttivo dell’associazione Card dei direttori di distretto, la stessa dalla quale provengono le due vincitrici
Si! Certo! Ne faccio parte. Tutti i medici sono iscritti a società scientifiche. Per quanto riguarda la correttezza del concorso però non ho alcun dubbio. Credo sia poco serio fare delle facili illazioni. A mio favore parlano i fatti.
Lei, lo scorso 14 marzo, ha vinto i concorso da direttore di distretto presso l’Asl To5 a Chieri. Ora cosa farà? Torna a Chieri?
No! Resto in aspettativa a Chieri per poter ricoprire l’incarico da direttore sanitario qui a Chivasso. Ma a maggio ci saranno le nuove nomine da parte della Regione e solamente dopo valuterò.
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