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VENARIA. Il teatro per insegnare a non “abboccare”

VENARIA. Il teatro per insegnare a non “abboccare”

Quando le primavere passano, è sempre più difficile riuscire a recepire un messaggio importante, sia esso “inviato” da un figlio, da un nipote o dalle forze dell’ordine.

A Venaria, giovedì scorso, si è tentato un esperimento: provare a far passare i messaggi su come comportarsi per evitare furti e truffe attraverso uno spettacolo teatrale. Ed è quello che hanno fatto gli attori della compagnia teatrale “Anziani sì, ma svegli”, una serie di scenette tratte dal libro “Io non abbocco” di Vincenzo Tancredi, responsabile del settore Fasce Deboli della Questura di Torino.  Purtroppo questi episodi sono veramente accaduti, nulla è frutto della mia fantasia”, spiega Tancredi a margine dello spettacolo, dove sono andati in scena, nella sala della biblioteca di via Mensa, le attrici Setareh Pedone, Alessandra Rapisarda, Stefania Rosato, Paola Battaglia, Francesca Patatu e Giulia Bussone, che hanno recitato gratuitamente per l’Associazione per i Diritti degli Anziani, rappresentati da Antonio Gaetani e Teresa Varacalli, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione.

E così, gli “over 65” presenti hanno potuto capire e comprendere i rischi che si possono correre nell’aprire la porta agli sconosciuti, a non chiedere preventivamente chi sono, a far esibire loro un tesserino, a chiamare le forze dell’ordine per un consiglio o per avere certezza che in quel momento c’è davvero una fuga di gas, un problema alle condutture idriche. E di fare attenzione a chi si presenta con tute e giubbotti delle società di servizio.

Non bisogna mai abbassare la guardia e tutelare le persone più a rischio”, spiegano ancora Tancredi, Varacalli e Gaetani.

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