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CASALBORGONE. Questa non è una messa in sicurezza

CASALBORGONE. Questa non è una messa in sicurezza

Il Comune sta realizzando i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area della scuola media di Piazzale Gaiato. Ma tra il Comune e il coordinatore del plesso scolastico  si sono manifestate delle divergenze di vedute. Lo si ricava da uno scambio di lettere della settimana scorsa.

Il 12 marzo il sindaco Francesco Cavallero scrive al dirigente della scuola, al coordinatore, agli insegnanti e ai genitori. Comunica loro che nel dicembre 2017 il Comune ha diviso con una recinzione l’area che si trova tra la scuola e la sede della Pro Loco in due parti (dalla piantina allegata alla lettera rileviamo che la parte più piccola dell’area disponibile va alla scuola e la più ampia alla Pro Loco). La divisione sarebbe stata “sollecitata numerose volte dai docenti della scuola” e avrebbe lo scopo di rendere in orario scolastico le due zone indipendenti. Inoltre il Comune ha trasformato il campetto da bocce in un “campetto polisportivo” in asfalto. Il campetto “è parte dell’area Pro Loco ma è a disposizione della scuola… sotto la responsabilità degli insegnanti”.

Il giorno dopo il coordinatore della scuola di Piazzale Gaiato, il professor Franco Casalegno, replica che i docenti non hanno mai sollecitato la suddivisione dell’area in due parti: hanno solo chiesto l’installazione di un videocitofono sul cancelletto di via Gaiato 6/A. Il professore chiede pertanto di conoscere le ragioni per cui il Comune ha voluto dividere l’area in quel modo.

Casalegno scrive inoltre che all’inizio di febbraio il dirigente scolastico ha effettuato, con il responsabile della sicurezza ingegner Daniele Tini, un sopralluogo che ha permesso di individuare alcuni aspetti critici.  Una panchina esterna in legno è guasta e pericolosa per chi la utilizza. L’area gioco, nella quale si trova l’altalena, non è a norma perché ha il fondo ghiaioso e non è dotata di tappetino a terra antitrauma.

Anche il “campetto polisportivo” non sarebbe a norma perché la pavimentazione “attuale” è in asfalto. Nel progetto complessivo dei lavori, approvato dalla giunta comunale nel settembre scorso con un impegno di spesa di 58.947 euro, sono elencate le tre fasi della trasformazione del campetto: 1) la formazione del sottofondo in conglomerato bituminoso…;  2) la creazione del tappetino in malta bituminosa fine…; 3) la posa del “manto sportivo elastico a base di resine acriliche elastomeriche e granuli di gomma… costituito da: - manto di fondo speciale latex acrilico bituminoso premiscelato con sabbia quarzifera - nr. 3 strati di resina speciale sintetica acrilica contenente granuli di gomma per l’assorbimento degli shock. Formazione del manto di finitura mediante stesa di nr. 2 strati di resina colorata 100% acrilica ad alta percentuale di pigmento e resistente ai raggi U.V.”.

Insomma, il progetto prevede la posa di molto materiale gommoso e elastico. Ma sia la lettera del Comune sia il verbale dell’ingegner Tini parlano di “asfalto”. Forse i lavori non sono ancora terminati?  Insegnanti e genitori si domandano: il campetto polisportivo risponde al progetto definitivo approvato dalla Giunta? Oppure restano ancora da eseguire vari lavori sulla pavimentazione di asfalto? Nel secondo caso, come  può l’Amministrazione Comunale pensare di mettere a disposizione della scuola il campetto?

Sempre in tema di sicurezza: i paletti della recinzione tra le due aree, alta solo un metro, presentano un “terminale a punta”, che  potrebbe rappresentare un pericolo per i ragazzi. Infine, il cancelletto a due ante che il Comune ha fatto installare ha un perno di battuta a terra sopraelevato, che cioè sporge parecchio dal fondo stradale: il perno potrebbe diventare un inciampo e un pericolo per studenti, genitori e insegnanti qualora in caso di emergenza venissero aperte entrambe le ante. 

Vedremo quale sarà la risposta del Comune. Nel frattempo il professor Casalegno ci conferma le sue perplessità sul nuovo campetto: “La sicurezza dei ragazzi deve essere una priorità. Oggi più che mai si comprende l’importanza e la necessità di investire sulla sicurezza, soprattutto per i minori. Ho dei seri dubbi che sia una riqualificazione idonea, adatta e completa il nuovo campetto sportivo con piattaforma  in asfalto,  e ritengo pericoloso far giocare i ragazzi durante la ricreazione, anche perchè la pavimentazione di tale campetto così come è ora non rispetta la normativa europea in tema di sicurezza”. Per garantire la sicurezza degli studenti ognuno deve fare la sua parte. Vale per gli insegnanti ma vale anche per il Comune: “Ciò che la scuola deve trasmettere ai ragazzi è che i professori si preoccupano di loro, perché i professori hanno le loro responsabilità e, se da una parte devono promuovere comportamenti corretti per prevenire incidenti, la struttura dove giocano devono essere a norma e adeguate”.                                        

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