Cerca

CHIVASSO. Quelle patatine del Mc sono una goccia nell’oceano...

CHIVASSO. Quelle patatine del Mc sono una goccia nell’oceano...

Mc Donald’s apre a Chivasso, nell’area Bennett. Qualche posto di lavoro per i nostri giovani, ma, soprattutto, gioia di bambini e ragazzi che d’ora in poi per mangiare i celebri hamburger non devono più convincere i propri genitori a fare decine di chilometri.

Poi, qualche settimana fa, la direzione di McDonald’s, con una operazione di marketing indubbiamente efficace, decide di porre davanti alle scuole elementari Marconi un vistoso totem pubblicitario a forma di confezione di patatine fritte. Sui social, perché quelli fanno la differenza, si scatena il finimondo. Quanto è opportuna una pubblicità del genere davanti ad uno dei luoghi deputati per eccellenza all’educazione alimentare? Probabilmente poco o nulla.

Però diciamocela tutta: per bambini quotidianamente bersagliati da messaggi pubblicitari di ogni genere, quelle patate di polistirolo sono obiettivamente una goccia nell’oceano. Perlomeno, all’uscita da scuola i piccoli fruiscono del “minaccioso” messaggio pubblicitario in un momento in cui, solitamente, sono in compagnia di un adulto. Quante volte, invece, li lasciamo soli davanti al televisore in compagnia di spot pubblicitari tutt’altro che edificanti? E poi sono certo che la cultura della alimentazione sana, giustamente tracciata e coltivata a scuola, passi soprattutto per le buone abitudini familiari. È la famiglia che fa la differenza, non la pubblicità. Altrimenti, secondo lo stesso principio, potremmo riempire la città di cavoli di polistirolo con la speranza che poi ai bimbi venga la voglia di mangiarsene uno per cena.

Siamo noi adulti che, anche con l’esempio, curiamo l’alimentazione dei nostri figli. La responsabilità di aiutare i bambini a riconoscere il valore dei cibi sani è tutta nostra. Se siamo solidi in questo principio, il totem con le patatine fritte ci fa un baffo. A noi ed ai nostri figli ai quali, di tanto in tanto, dobbiamo anche saper concedere qualche trasgressione culinaria, perché in fondo gli eccessi non vanno mai bene.

Divertente invece l’idea di spostare il totem verso l’ingresso del parco giochi: ma che differenza c’è tra un parco giochi e ed un portone di scuola? Boh? Insomma, beati i bambini che all’uscita di scuola non vanno al parco perché loro, e solo loro, non cadranno mai in tentazione. Amen.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori