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CIRIE'. Riccardo Savant accende la polemica: “Verremo a palleggiare a Palazzo D’Oria”

CIRIE'. Riccardo Savant accende la polemica: “Verremo a palleggiare a Palazzo D’Oria”

A sinistra Riccardo Savant presidente Ciriè Calcio. A destra Aldo Buratto vice sindaco

Riccardo Savant, numero uno del Ciriè Calcio, accende la polemica contro l’amministrazione comunale.

Se non riceveremo rassicurazioni chiare nei prossimi giorni - annuncia - protesteremo portando centinaia di bambini a giocare a calcio nel parco di Palazzo D’Oria e su Viale Martiri”. L’ex presidente del consiglio comunale è infuriato. A metà gennaio ha protocollato in Comune una segnalazione dello stato di degrado delle strutture sportive, bisognose di un’attenta manutenzione. Una mail corredata da una ventina di fotografie che rendono bene l’idea della situazione. “Si va - sottolinea Savant - dagli impianti elettrici non funzionanti agli arredi divelti, delle piante da ripulire al piazzale sempre invaso dall’acqua. Ci sono notevoli problemi di sicurezza e abbiamo paura per bambini e genitori. Non voglio fare come Ponzio Pilato, ma se succederà qualcosa la responsabilità non sarà nostra, ma di chi conoscendo la situazione non è intervenuto in nessun modo”.

Nonostante la segnalazione, però, in due mesi l’Amministrazione comunale non ha battuto ciglio. “Siamo a metà marzo e nessuno interviene - prosegue il presidente della società sportiva -. Allora ho chiamato personalmente il sindaco, e mi ha detto di non sapere nulla della situazione. Il che è tutto dire”.

Savant rincara la dose. “Abbiamo la necessità di un interlocutore che si occupi davvero dello sport - punta il dito -. Io posso metterci tutta la buona fede, accetto che una mail può anche essersi persa tra le altre, ma un giro ai campi da calcio una volta ogni tanto bisogna pur farlo, visto che la manutenzione è a carico del Comune”. Soprattutto per un sindaco, come la Devietti, che ha deciso di tenere nelle sue mani la delega allo Sport.

Savant, peraltro, ha pubblicato le foto del degrado degli impianti anche sui social. “E infatti sono stato contattato - sottolinea -. Cercano di tranquillizzarci, ci dicono che interverranno. Ma ogni volta alle dichiarazioni non fa seguito nulla”. Insomma il numero uno del Ciriè Calcio, dopo aver aspettato settimane e settimane che Devietti&co si facessero perlomeno vivi, ha sbottato.

Ci aspettiamo, nei prossimi giorni, un cronoprogramma dei lavori, se no protesteremo - chiarisce -. Nessuno ha la bacchetta magica, ma è necessario che l’Amministrazione intervenga. Questa società sta vincendo il secondo campionato consecutivo, sta ridando una dignità calcistica alla città, le iscrizioni alla scuola calcio e ai piccoli amici aumentano del 10% in anno in anno, abbiamo una collaborazione aperta col Torino Fc. E siamo considerati, con tutto il rispetto, come una società di badminton”.

La società peraltro ha in progetto la realizzazione di un nuovo campo a 9 in sintetico in via Biaune, dove ora c’è un semplice terreno di proprietà del Comune. “A dicembre abbiamo chiesto informazioni - conclude Savant - ma ancora non ci è stata data risposta”. Il campo, del costo di 110mila euro, sarà pagato interamente dai dirigenti del Ciriè Calcio e messo a disposizione ai bambini della scuola calcio a titolo gratuito.

La replica di Buratto

La risposta non s’è fatta attendere. Non del sindaco, ma del vice sindaco Aldo Buratto, che detiene la delega ai Lavori Pubblici.

Nei giorni scorsi - dice - ho parlato con la Società in merito ai lavori sollecitati. Ho riferito che i nostri uffici ne erano a conoscenza in quanto avevano ricevuto una comunicazione del Ciriè Calcio e che su alcune cose erano anche intervenuti. Sappiamo che ci sono delle criticità, soprattutto sulle aree esterne, come ad esempio il parcheggio sterrato oppure alcune aree confinanti incolte o ancora alcuni lavori di manutenzione che interessano qualche infrastruttura. La dirigenza, in particolare alcuni membri che sono stati anche amministratori pubblici,  è sicuramente a conoscenza che parecchi di questi problemi non sono di oggi ma risalgono ad anni addietro e che la programmazione degli uffici tecnici deve sottostare a vincoli di priorità, di emergenze, di competenze e di possibilità di spesa. Sono rimasto d’accordo con loro che gli uffici avrebbero effettuato un sopralluogo a breve per fare il punto della situazione, anche perché alcuni lavori esterni non potevano essere eseguiti nel periodo invernale”.

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