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SAN MAURO. Nuovo bando per la piscina A rischio il lavoro di 56 dipendenti

SAN MAURO. Nuovo bando per la piscina A rischio il lavoro di 56 dipendenti

Novità importanti per la piscina di Piazza Gramsci, una querelle che ormai si trascina da molto tempo.

Il comune, infatti, a breve, pubblicherà il bando per l’affidamento della struttura.

L’interesse primario dell’amministrazione, naturalmente, sarà quello di far funzionare il servizio e limitare i costi per le casse comunali (oggi intorno ai 160 mila euro l’anno) che sostengono il pagamento del mutuo nei confronti del credito sportivo.

Sul tema, però, il capitolo più complicato è quello relativo ai 56 lavoratori impegnati tutte le settimane all’interno della piscina.

Ebbene, nessuno di questi, ad oggi, risulterebbe essere dipendente.

In quella struttura - hanno raccontato alcuni “dipendenti” in una commissione convocata ad hoc in comune - non ci sono dipendenti veri e propri ma dall’arrivo di Sportiamo lavoriamo tutti con una lettera di incarico. Insomma: il datore di lavoro puo’ mandarci via da un giorno a l’altro e anche noi possiamo fare lo stesso”. Proprio su questo il comune ha promesso di mettere nel bando un punteggio premiante per quelle società che si impegneranno ad assumere tutti o almeno una parte dei lavoratori oggi impegnati nella piscina.

Insomma, un piccolo passo avanti nell’ormai annosa questione relativa alla piscina di Piazza Gramsci che riempie le cronache cittadine da più di tre anni.

Ricapitoliamo: una decina di anni fa il comune fa un bando per la concessione trentennale della piscina, i vincitori si accaparrano il bene, ci mettono dei soldi e sottoscrivono un mutuo con il credito sportivo.

In tutto ciò, il comune, si prende il ruolo di “garante”. Passa qualche anno, i gestori della piscina prima pagano qualche rata e poi smettono di pagare (pure le tasse comunali) e si arriva al patatrac. Il comune, quindi, è costretto ad accollarsi il pagamento del mutuo.

Da lì in poi parte una guerra legale (dall’amministrazione Dallolio) tra il comune e i gestori, con l’amministrazione intenzionata a richiedere la restituzione delle chiavi e la riacquisizione del diritto di superficie.

Tra diffide e contro diffide di avvocati si arriva finalmente al dunque con l’amministrazione che rientra in possesso del bene a fine 2017.

Nel frattempo, all’interno della struttura, la gestione passa dalla vecchia società, Sporting, a quella attuale, Sportiamo.

Il bando messo a punto dal comune prevede un cambio di rotta importante rispetto all’organizzazione attuale.

Al momento, chi gestisce la piscina versa nelle casse dell’amministrazione la cifra di 8 mila euro al mese, chi vincerà il bando, invece, dovrà pagare almeno 160 mila euro l’anno al comune come canone di locazione.

In più, dovrà farsi carico del pagamento di tutte le utenze e della manutenzione ordinaria e straordinaria della piscina.

Proprio sulle utenze, i precedenti gestori, Sporting, avrebbero ancora una serie di somme da versare nelle casse del comune.

Parliamo di Imu, tassa sull’immondizia e altro che per alcuni anni non sono state mai pagate.

Sempre sul bando, una delle differenze più importanti è quella che riguarda il ruolo del comune che non sarà più garante ma potrà trattare i futuri gestori come semplici affittuari, insomma, se non dovessero pagare potrà mandarli via senza troppi pensieri. La durata della concessione, invece, dipenderà dal programma di manutenzioni o interventi che presenteranno i futuri gestori.

L’iter per l’assegnazione dovrebbe completarsi entro la fine dell’estate quando, finalmente, la querelle potrà dirsi conclusa.

Anche gli attuali gestori potranno prednere parte alla gara.

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