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SETTIMO TORINESE. Settimo, seconda stella a destra

Un settimese su cinque ha votato lega, quattro su dieci Cinquestelle. Qualche consenso anche per l’ultradestra. Protesta doveva essere e protesta è stata. Ma contro cosa? Contro  chi?

La nientologia, in quanto scienza esatta, poco c’azzecca con le paturnie emotive di chi passa un po’ di qua e un po’ di là del guado e se oggi vede in Tv un cavaliere si sente cavallo, domani una stella cometa e vota un’astronave, dopodomani trova un blog degli scout e diventa renziano. PD e sinistra tutta, orgogliosamente divisi, le hanno prese secche ovunque, anche qui. A loro quindi l’amara lettura, sempre che abbiano voglia di farla. Hanno governato male? O hanno comunicato storto cose dritte? Oppure, e qui la Nientologia ci aiuta, qualche fattaccio ha lasciato il segno, vedi banche alla malora con relativi risparmi della povera gente.

Se i dati settimesi trovassero futuro, i cumunisti potrebbero appendere le bandiere al chiodo. Ma non sarà così, la sinistra ritroverà l‘unità perduta, come cerca di fare dalla scissione del 1921, e i partiti popolari si presenteranno più forti che mai.

Settimo è città dalle grandi tradizioni democratiche. Molte persone partecipano alla vita associativa, seguono la politica, sono attente, appassionate. Difficile credere che d’un botto siamo diventati tutti, o quasi, razzisti o populisti o antieuropeisti. Ci sono gli arrabbiati, d’accordo, ma vanno stanati partendo da un candidato sindaco credibile, robusto e condiviso.

Mentre la destra destra non può sparire semplicemente per non essere mai comparsa, la sinistra non ha che da presentarsi con un cuore solo e un’anima sola.

I possibili candidati? Puppo è già lì, non deve fare tanta strada; Corgiat, che oltre a essere il padre putativo della baracca è l’unico politico di peso che la nostra città abbia mai avuto; Ghisaura, democristiano verace; infine, la bella Elena, prima che diparta per lidi lontani. Oppure, ma bisogna vedere se ne hanno voglia, due bravi della vecchia guardia: Massimo Pace e Tiziana Tiziano, con tutta la loro esperienza politica e amministrativa.

Se i fantastici sei scendessero in campo a falange, grillini e leghisti troverebbero lungo. Altrimenti toccherà a loro, non è detto che sia un male.

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