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15 Marzo 2018 - 14:47
Per la gestione del complesso dell’ex-Manifattura nel 2017 il Comune di Cuorgnè ha speso più di 117 mila euro: per la precisione 117.262,53 IVA inclusa. Il totale comprende tanto la manutenzione ordinaria che il pagamento delle utenze. Dato che nella struttura sono ospitate diverse associazioni, queste spese vanno però ripartite tra i diversi soggetti coinvolti ed i conguagli vengono ovviamente calcolati e richiesti all’inizio di ogni anno. Il Consorzio Socio Assistenziale CISS 38, che ha la propria sede nel complesso dell’ex-Manifattura di Cuorgnè, è tenuto invece a versare al comune ospitante 20.000 euro all’anno per le spese di gestione, con un conguaglio in aumento nel caso in cui la spesa effettivamente sostenuta sia maggiore di quella pattuita. Lo stabilisce la scrittura privata autenticata stipulata fra i due soggetti nel novembre del 2015. In realtà le spese per il 2017 sono ammontate ad euro 19.149,52: la cifra è inferiore a quella pattuita per cui nulla è più dovuto dal consorzio per il Saldo. Per quanto riguarda il 2018, si prevede che la spesa sarà invariata per cui anche l’acconto viene fissato in 20.000 euro.
La quota del Ciss
Il Consorzio Socio Assistenziale CISS 38, che ha la propria sede nel complesso dell’ex-Manifattura di Cuorgnè, è tenuto a versare al comune ospitante 20.000 euro all’anno per le spese di gestione, con un conguaglio in aumento nel caso in cui la spesa effettivamente sostenuta sia maggiore di quella pattuita. Lo stabilisce la scrittura privata autenticata stipulata fra i due soggetti nel novembre del 2015. In realtà le spese per il 2017 sono ammontate ad euro 19.149,52: la cifra è inferiore a quella pattuita per cui nulla è più dovuto dal consorzio per il Saldo.
Per quanto riguarda il 2018, si prevede che la spesa sarà invariata per cui anche l’acconto viene fissato in 20.000 euro.
La spesa del Centro per l’impiego
Inquilino con parecchio spazio a disposizione, per il 2017 il Centro per l’Impiego di Cuorgnè era tenuto a versare al Comune un “Fitto figurativo” di 10.779 euro, aggiornato in misura pari al 75% dell’indice Istat. Le spese di gestione ammontano invece ad 11.079 euro di cui 4.255 (riguardanti il riscaldamento) sono a carico della Città Metropolitana di Torino. Dato che Cuorgnè è sede di Sottocommissione Circoscrizionale per l’Impiego cui fanno capo 37 Comuni del circondario, le spese di gestione vengono ripartite in base alla popolazione di ciascun comune alla data del 1 gennaio dell’anno cui si riferisce il riparto (in questo caso al 1 gennaio 2017). Nel marzo dello scorso anno si era fissato l’acconto da versare: 9.055 euro per il “Fitto figurativo”, 3.509 per le spese di gestione, 5.233 per quelle di riscaldamento. In fase di saldo il Centro per l’Impiego deve dunque al Comune di Cuorgnè 21.858 euro dei quali 17.603 sono a carico degli altri Comuni e 4.255 della Città Metropolitana. Tenuto conto dei versamenti già effettuati e dei crediti dell’anno precedente (pari a 404 euro) gli altri Comuni sono ancora in debito di euro 1.902 che, sommati a quelli della Città Metropolitana, portano il totale a 6.157 euro. Per l’Acconto 2018 la somma da versare ammonta a 13.384 per i Comuni ed a 3.829,80 per la Città Metropolitana.
L’Ente di gestione dei Sacri Monti
Fra gli enti, associazioni e consorzi con sede nei locali dell’ex-manifattura di Cuorgnè vi è anche (e probabilmente pochi lo sanno) l’Ente di Gestione dei Sacri Monti della Regione Piemonte.
Il contratto di locazione dell’ottobre 2012 e l’Appendice del 2016 stabiliscono in 6.000 euro l’anno +IVA l’ammontare dell’affitto nonché il rimborso delle spese di gestione in base ai mq occupati. Nel 2017 le spese di manutenzione sono state di 117.000 euro e rotti e, ripartendo la spesa, la quota spettante all’ente di gestione dei Sacri Monti risulta essere di euro 5.329,64 inclusa l’IVA (che è di 961 euro.) L’acconto versato era stato di 968 euro + IVA al 22% per cui l’ente deve al Comune 3.400,56 + IVA. Trattandosi di un ente pubblico, vige la regola di scindere i pagamenti.
Per quanto riguarda l’acconto per il 2018, si richiede un anticipo pari al 90% delle spese sostenute lo scorso anno, che sarà suddiviso in due rate di 1.965,85 + il 22% di IVA. Il pagamento avverrà attraverso l’emissione di fattura elettronica: la prima entro il 15 aprile, la seconda entro il 15 luglio.
La quota del Cesma
Per le spese (luce, gas ed ogni altra spesa ripetibile) dei locali che occupa nell’edificio dell’ex-Manifattura, il C.E.S.M.A. Scarl versa al Comune di Cuorgnè 7.500 euro all’anno. Si tratta di una somma soggetta a conguaglio in aumento nel caso in cui il costo effettivo delle utenze dovesse risultare più elevato rispetto a quanto prestabilito. Così stabilisce la convenzione firmata nel gennaio 2014 fra il Comune ed il CESMA, ente che organizza corsi di formazione nel campo dei beni culturali e del restauro. La necessità del conguaglio non si è verificata: la quota delle spese spettanti al CESMA è risultata essere di molto più bassa rispetto a quella pattuita: solo euro 4.995,39.In base alla convenzione esistente, i 7.500 euro sono stati tuttavia riconfermati anche per il 2018.
Il costo per la Confartigianato
Tra gli organismi che hanno la loro sede nell’edificio dell’ex-Manifattura di Cuorgnè vi è dallo scorso autunno anche la Confartigianato – Servizi alle Imprese. In base alla scrittura privata autenticata sottoscritta dalle parti, le spese annue di gestione a carico dell’organizzazione sono state stabilite in 2.500 euro, cifra ovviamente non raggiunta nel 2017 visto che la sede è stata aperta solo nell’ultimo trimestre. Le spese ammontano infatti ad euro 822,96 Iva compresa: 624,99 erano già stati versati in qualità di acconto per cui restavano da pagare, a metà febbraio, euro 197,97 (162,27 + il 22% di IVA).
La onlus “Vides Main”
Tra le associazioni che trovano spazio nell’edificio dell’ex-Manifattura di Cuorgnè vi è da ottobre la ONLUS “VIDES MAIN” di Torino. Attraverso una scrittura privata autenticata, l’ente pubblico e l’associazione hanno stabilito per le spese di gestione un versamento annuo di 1.300 euro. Per il 2017, trattandosi di partecipare a tali spese solo per gli ultimi tre mesi, i costi sono stati quantificati in euro 643,72 Iva compresa. Essendo già stati versati 325 euro in qualità di acconto, il saldo da liquidare è stato calcolato in 318,72 (ovvero 261,25 + IVA).
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