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15 Marzo 2018 - 11:33
Il maresciallo Aldo Garbagne e la moglie durante la diretta
Passare una vita intera a difendere gli altri e poi diventare famoso grazie ad Adriano Celentano.
E’ quanto accaduto ad Aldo Garbagne, 98 anni, maresciallo maggiore residente a Rueglio. Martedì scorso, i giornalisti della trasmissione televisiva “La Vita in Diretta” targata Rai Uno lo hanno intervistato per raccontare i ricordi di quando Adriano Celentano, cantautore celebre in tutto il mondo, è stato suo cadetto durante il periodo del militare.
Erano gli anni ‘60 e Aldo Garbagne lavorava alla caserma Morelli di Popolo a Torino. Toccò a lui far da supervisore al cantante, che aveva già raggiunto la fama.
“Era un bravo ragazzo - ha raccontato alle telecamere accanto ad Iva, sua moglie da 70 anni -. Il problema era che lui era già famoso e aveva difficoltà a svolgere le sue mansioni”.
Celentano era un “conduttore” di macchine militari. “Gli avevo assegnato un mezzo a cui fare la mautenzione ma non gliela faceva mai - ha rivelato il maresciallo -. Inoltre alla sera per portarlo via dovevamo caricarlo su una camionetta a causa delle fan che lo aspettavano fuori dai cancelli della caserma”. Un ruolo di maresciallo un po’ impegnativo, insomma, quello di Aldo Garbagne, alle prese con il successo dell’artista.
Adriano Celentano trascorse anche il periodo estivo in un campo ad Alice Superiore.
In inverno, invece, riuscì ad ottenere un permesso per partecipare al Festival di Sanremo con la canzone “24 mila baci”.
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